La pubblicità nativa è molto popolare ed efficiente in quanto si tratta di un tipo di pubblicità che è in forte sviluppo. Il suo boom dipende dal fatto che si adatta all'ambiente grafico facilmente. È uno dei formati pubblicitari più consigliati, apprezzati e temibili, inoltre è remunerativo anche per gli editori o i proprietari dei siti, che, per aumentare le entrate, possono fare affidamento a siti di native ads publisher. Questa forma di pubblicità nel corso degli ultimi anni, ovvero tra il 2013 e il 2019 ha registrato una crescita pari al 13% annuo.
Tale crescita è stata confermata anche negli anni del Covid e in quelli successivi, dove si è mantenuta sempre intorno a una percentuale del 10%. La pubblicità nativa ha una natura particolare perché si mescola ai contenuti non pubblicitari, tant'è che molte volte è difficile da distinguere. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche della pubblicità nativa e, soprattutto, perché è così efficace ed è considerata una di quelle più amate dalle aziende.
Che cos'è la pubblicità nativa
La pubblicità nativa - chiamata anche native advertising - è un formato pubblicitario digitale molto popolare tra varie tipologie di inserzionisti. Questa pubblicità di tipo display si mescola con i contenuti editoriali nello spazio in cui viene visualizzata. Per tale motivo, è molto difficile distinguere come pubblicità rispetto ad altri contenuti di tipo organico. Molto spesso tale ads innovativa viene chiamata anche “integrata” in quanto va a uniformarsi in maniera molto efficiente con altre forme di pubblicità che, invece sono più facilmente riconoscibili rispetto a quella di tipo nativa. La native ads riprende il codice della pagina in cui viene visualizzata e mette in campo un “effetto camaleonte”, fondendosi nell'ambiente. Spesso ha anche lo scopo di incitare a un'azione, la cosiddetta “Call to action”, in modo tale da spingere l'utente verso la landing page oggetto della pubblicità.
Come si presenta una pubblicità nativa
La pubblicità narrativa si trova in modi diversi sul web ovvero:
- in una pagina dei risultati di ricerca, ad esempio, quando si apre una pagina di ricerca Google, si può trovare con la menzione “annuncio” posta davanti alla URL tra gli altri link di ricerca organica;
- nel feed dell'utente in mezzo a una home page di un sito web oppure tra due post di un social network;
- come contenuto “su misura” per l'utente redatto da un intermediario o da un inserzionista, in modo tale che possa essere completamente sulla linea editoriale dello spazio che la ospita;
- come elenchi di prodotti in un portale e-commerce in una vera e propria pubblicità professionale che si va a inserire nei risultati organici di una ricerca su un sito di questo genere;
- in un altro contenuto, come ad esempio, un articolo, un video o un'email;
- come widget, ovvero sotto forma di modulo per raccomandare altri contenuti di terzi, di partner oppure dello stesso sito.
Il successo della native advertising
La native advertising attualmente rappresenta il 22% della pubblicità display globale e contribuisce almeno per il 38% alla crescita del digital marketing. Questo successo è dovuto, innanzitutto, al fatto che gli internauti utilizzano sempre più dei programmi che bloccano le pubblicità di tipo banner. Perciò, chi lavora in questo settore deve cercare di creare nuove strategie per arrivare ai consumatori. Anche il fatto che Internet sia sempre più diffuso attraverso i dispositivi mobili, privilegia questo tipo di pubblicità che è un po' più rispettoso per l'utente, ma allo stesso tempo anche più articolato nella sua forma comunicativa.
Tutti i vantaggi della pubblicità nativa
La pubblicità nativa è molto efficace perché riesce ad adattarsi ai comportamenti degli utenti. Inoltre, è in grado anche si superare gli ostacoli creati dal fenomeno degli “ad block”, ovvero quei programmi che bloccano le pubblicità di tipo banner. In più, è performante, riesce ad arrivare a un pubblico mirato, consentendo agli inserzionisti anche di misurare la loro utilità. Chi vuole creare una strategia di marketing al passo con l'attuale evoluzione web non può certo non prendere in considerazione questo tipo di pubblicità.