Mastoplastica additiva: dove farla e a chi affidarsi

Martedì, 01 Agosto 2017 12:51

Autore: Massimo De Vellis

Con il termine mastoplastica additiva si intende l’operazione chirurgica tramite la quale si va ad aumentare il seno con l’inserimento di protesi mammarie. Un intervento cui sempre più donne si rivolgono al punto che è diventata l’operazione più richiesta nell’ambito della chirurgia estetica.

Tramite quella che nel linguaggio comune è nota come plastica al seno, si va a modificare forma e dimensioni del seno stesso: solitamente chi si rivolge a questa tipologia di intervento lo fa per aumentare il volume guadagnando qualche taglia; o per correggere un'asimmetria mammaria migliorando l'armonia del corpo. Ad oggi per ottenere questi risultati si vanno ad utilizzare le note protesi in geli di silicone, inizialmente ritirate dal mercato statunitense ed europeo (era il 1992) per timore che potessero causare un’aumentata incidenza di tumori; ma poi nuovamente rese disponibili per l’utilizzo.

Ormai si fa largo uso di protesi di questo genere grazie alle risultanze di numerosi studi scientifici che non hanno riscontrato alcuna correlazione tra l’insorgenza di tumori alla mammella e l’uso di protesi mammarie. Sono tanti i centri sul territorio che consentono di sottoporsi ad interventi di mastoplastica additiva; un’operazione che è stata ormai sdoganata e per la quale è piuttosto facile trovare offerte sul mercato. Sul sito Guidaestetica.it (visita il sito) sono presenti tutti i principali centri del Lazio che garantiscono la possibilità di sottoporsi a questo genere di chirurgia estetica.

L’intervento di chirurgia estetica al seno è consigliato a tutte le donne che abbiano un seno di dimensioni ridotte o che si sia andato a svuotare con il trascorrere degli anni: per sottoporsi a tale operazione è fondamentale godere di un buono stato di salute, avere una adeguata maturità psicologica e, ovviamente, aver raggiunto la maggiore età. È la legge stessa infatti che va a vietare questo tipo di intervento per ragazze minorenni. Da un punto di vista tecnico l’intervento avviene in anestesia locale per il controllo del dolore; la paziente viene quindi sottoposta a sedazione per non essere vigile durante l’intervento. Una anestesia cosiddetta light, ovvero leggera che diversamente dell’anestesia generale consente alla paziente una ripresa quasi immediata.

Un intervento che nel corso degli anni è diventato piuttosto soft e meno invasivo di come era inizialmente. Anche l’inserimento delle protesi avviene, di comune accordo con il chirurgo, tramite un’incisione di dimensioni ridotte che quindi non lascia eccessivi segni. La cicatrice che inevitabilmente resterà sulla pelle sarà piuttosto sottile e non particolarmente vistosa.

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