Il nostro è sempre più un paese votato al gioco d’azzardo, da intendersi qui con una accezione a 360 gradi. Quello italiano può essere considerato un record non propriamente invidiabile. Poker, video poker, videolottery, slot machine e scommesse online: un macrocosmo ricco e variegato che negli ultimi anni ha assistito ad un incremento non da poco. Una recente indagine pubblicata sul sito del Sole 24 Ore ha evidenziato come l’Italia sia un paese con una grande attitudine per tutto ciò che riguarda il gioco d’azzardo: in particolare tutto quello che è connesso allo sport. Il nostro è un paese nel quale gioco e sport hanno una forte ascendente sugli utenti: motivo per il quale i vari portali di scommesse online sono presi d’assalto. Soprattutto in periodi come questo, che corrisponde con l’inizio dei principali campionati di lega europei.
Ovviamente le scommesse sul calcio sono le favorite dagli utenti: e gli operatori si sono adeguati a questa tendenza offrendo servizi sempre più vari e mirati. Basta dare un’occhiata ad alcuni dei portali più battuti, quali la pagina di quote calcio di William Hill che è l’operatore più in crescita nel nostro paese. E i dati dell’indagine pubblicata sul sito del Sole 24 Ore hanno evidenziato come il 2015 sia stato un anno di grande impennata per gli affari di scommesse sportive e casinò online. E il dato va a interessare tutte le principali città italiane, da quelle grandi come Milano e Roma; ai piccoli centri.
Merito di questo è da ricercarsi anche nelle ingenti campagne pubblicitarie che gli operatori stanno effettuando in rete; oltre che alla diffusione ormai incontrollata dei principali strumenti multimediali per giocare online quali smartphone, tablet ecc….il tutto ovviamente facendo sempre la massima attenzione a prediligere siti autorizzati con regolare licenza AAMS dei Monopoli di Stato.
In sostanza il settore delle scommesse sta vivendo un momento d’oro nel nostro paese: un comparto in forte crescita legato a un sostanzioso incremento del giro d’affari prodotto. Nel 2015 l’indotto generato è stato di quasi 3 miliardi di euro, in lieve aumento rispetto al precedente anno. Un universo in grado di produrre ricchezza ed impiegare quasi 150mila persone; oltre che capace di dividere e generare polemiche per la sua essenza intrinseca.