L’efficientamento energetico delle aziende è divenuto negli ultimi anni un tema centrale sia a livello pubblico che privato per accompagnare l’Italia verso una transizione ecologica, fulcro delle politiche e delle strategie nazionali per raggiungere gli obiettivi a medio lungo termine in tema di salvaguardia ambientale.
Questa nuova sensibilità orientata alla sostenibilità si è fatta ancora più decisa in questo ultimo periodo dove l’aumento dei prezzi delle energie fossili, ha portato a una conseguente maggiorazione delle bollette di gas e luce, con rincari fino al 40% in più. Nello specifico, il mercato dell’energia elettrica vede un trend di prezzi in costante crescita con un PUN (Prezzo Unico Nazionale, prezzo della sola materia prima) che nel settembre 2021 ha raggiunto una media oltre i 140€/MWh con punte oltre i 180€/MWh.
Necessità di abbracciare la transizione ecologica
Prendendo in esame un altro indicatore, LCOE (Levelized Cost of Energy), che illustra il costo per energia all’interno del quale vengono contemplate le variabili relative al capitale finanziario iniziale, il ROI, il costo del combustibile e la manutenzione, vediamo come gli impianti da fonte fossile fanno registrare un costo variabile tra 0,048€/kWh e 0,15€/kWh. Livelli ampiamente più alti rispetto a quelli correlati a un impianto fotovoltaico che riesce a garantire uno 0,06€/kWh, tra i più bassi a livello mondiale.
Evidenze che sottolineano, se ce ne fosse ancora bisogno, la necessità per le aziende di abbracciare la transizione energetica e puntare per il proprio fabbisogno sull’energia solare.
Energred, l’azienda leader del settore
Energred, azienda leader del settore Energy Service Company, grazie a un algoritmo proprietario, è in grado di offrire le soluzioni migliori di efficientamento energetico delle aziende, con particolare focus sull’energia prodotta da fotovoltaico.
Attraverso la sua modalità Care&Share, consultabile sul sito www.energred.com, la E.S.Co. italiana propone alle aziende una formula innovativa e unica nel suo genere che permette a chi aderisce di poter disporre di un impianto fotovoltaico cucito sulle specifiche esigenze energetiche, grazie a un approfondito sistema di analisi suddiviso in tre fasi, senza dover affrontare alcun costo di acquisto, realizzazione, gestione e manutenzione.
Specializzata nel fornire supporto alle piccole medie imprese, Energred grazie al Care&Share è in grado di portare l’LCOE aziendale proprio a 0,061€/kWh, circa il 30% in meno rispetto alla media italiana (0,70€/kWh-0,80€/kWh, con previsioni per le piccole aziende che potrebbero arrivare a 0,95€/kWh). Inoltre nelle regioni che possono contare su un’esposizione solare maggiore rispetto al resto della Penisola, come la Puglia, il costo risulta essere ancora più basso, 0,054€/kWh, evidenziando il grandissimo potenziale della tecnologia fotovoltaica nel medio lungo termine. L’obiettivo è riuscire entro la fine del 2022 a ottenere questi livelli di costo in tutte le zone d’Italia con un piano denominato “PMI Zero Emissioni” che punta a realizzare 25MWp di solare fotovoltaico.
Il risparmio energetico annuale per le aziende
Un altro punto di forza dell’offerta Care&Share di Energred è relativo al fatto che l’energia autoconsumata da un impianto fotovoltaico aziendale ha un costo variabile che parte dai 103€MWh a un massimo di 142€/MWh, il che rappresenta un risparmio dal 50% al 30% rispetto ai costi della bolletta. Inoltre dopo 12 anni, l’azienda che ha deciso di affidarsi alla società, diverrà proprietaria a tutti gli effetti dell’impianto che, come dicevamo, non ha avuto nessun costo correlato a carico del cliente.
In questo modo all’azienda che ha scelto EnerGred è garantito un risparmio annuale tra i 3.045€ ed i 3.800€ per kWp, grazie all’autoconsumo, a cui vanno aggiunti 400€/kWp relativi al valore dell’impianto, considerando il suo intero ciclo di vita (minimo 25 anni).
Spostandoci dal lato economico a quello etico, Energred si pone l’obiettivo, sempre nell’ottica del piano di crescita “PMI Zero Emissioni”, di raggiungere il 18% del segmento industriale di appartenenza (impianti di taglia compresa tra i 100kWp ed 1MWp in autoconsumo), così da ridurre le emissioni da consumo elettrico fino a 17 mila tonnellate di CO2 all’anno, facendo risparmiare all’Italia circa 193 euro a tonnellata, ed evitare un eventuale aumento in termini di tassazione per sostenere i costi ambientali.