Impianto dentale e protesi: installazione e manutenzione

Mercoledì, 16 Dicembre 2020 09:47

Autore: Massimo De Vellis

Chiunque abbia un impianto dentale dovrebbe conoscere la sua composizione anche per garantirne una manutenzione impeccabile. Per saperne di più abbiamo posto qualche domanda allo staff di Unident Clinique, pronto soccorso odontoiatrico Roma.

Come è fatto un impianto dentale?

Sono tre le parti che lo compongono: la protesi dentaria, l’abutment e la vite endossea. Quest’ultima non è altro che l’elemento di supporto dell’intero impianto e in pratica svolge la stessa funzione che nel caso dei denti naturali viene rivestita dalla radice: c’è bisogno di un minimo intervento chirurgico per inserirla all’interno dell’osso. La vite endossea, quindi, è una radice artificiale che solo di rado rischia di essere rigettata dal corpo: infatti è realizzata con un materiale totalmente biocompatibile, il titanio, che ha anche il pregio di risultare molto resistente.

Come viene accolta la vite endossea dal corpo umano?

Nel corso del processo di guarigione si verifica la cosiddetta osteointegrazione: vuol dire che la vite in titanio si fonde con il tessuto naturale dell’osso, e così la protesi può contare su una base solida. Va detto, comunque, che la durata di tale processo è variabile, e cambia da una persona all’altra. In alcune circostanze ci si può ritrovare alle prese con un osso eccessivamente fragile o sottile; così si deve effettuare un intervento di innesto osseo che sarà propedeutico all’inserimento dell’impianto. Ne deriva, appunto, una base ossea che sarà in grado di sostenere tutto l’impianto.

A che cosa serve, invece, l’abutment?

Questo è l’elemento che collega la vite endossea con la protesi esterna. A volte l’abutment è presente sulla vite al momento dell’impianto; tuttavia in genere i pazienti richiedono che l’inserimento avvenga con una procedura separata, perché l’elemento rimane visibile se si apre la bocca. Di conseguenza, dopo che l’osteointegrazione si sarà conclusa, occorre procedere con un successivo intervento chirurgico che serve a esporre l’impianto e a rendere l’abutment fisso. C’è bisogno di un paio di settimane per la guarigione delle gengive; solo dopo il dente artificiale potrà essere fissato.

Come è fatta, infine, la protesi dentaria?

La ceramica e la porcellana sono i materiali di composizione più comuni. La protesi dentaria deve funzionare proprio come un dente reale e può essere posizionata solo dopo che gli altri interventi sono guariti. In alternativa si può propendere per una protesi provvisoria, in quella che viene definita implantologia a carico immediato. Si tratta di una procedura che prevede di inserire, nelle 48 ore successive all’intervento, i denti falsi, cioè protesi provvisorie. Queste, poi, verranno rimpiazzate dalle protesi definitiva una volta che l’impianto sarà guarito.

Quali sono i servizi di Unident Clinique come pronto soccorso dentistico?

Le nostre strutture (oltre a quelle di Roma ce ne sono anche a Salerno e a Messina) sono il punto di riferimento indispensabile per tutti coloro che hanno bisogno di una visita urgente. Nella Capitale sono ben sei i centri di pronto soccorso, e tutti gli studi che aderiscono vantano specialisti esperti. È possibile usufruire di un sistema semplificato per la prenotazione della telefonata: per interagire con un medico specialista basta schiacciare il tasto dello studio più vicino a casa propria. A volte un semplice colloquio telefonico può essere utile per risolvere il problema, ma nel caso in cui vi sia la necessità di una visita si può ricevere il dentista a domicilio; in alternativa il medico riceverà il paziente nel proprio studio, sempre con la massima urgenza. Il servizio ha un costo di 80 euro per i giorni festivi e di 150 euro per il notturno; è gratuito, invece, nelle ore diurne dei giorni feriali (a parte i costi delle cure, ovviamente).

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