Il porfido: bello, resistente e duraturo

Lunedì, 20 Giugno 2016 11:49

Autore: Massimo De Vellis

Il porfido è una pietra che tutti siamo abituati a vedere mentre passeggiamo in città. La pavimentazione di rivestimento, infatti, viene spesso realizzata con piccole piastrelle, i sanpietrini, costituiti da questo materiale. Il suo impiego risale a tempi antichi. Fonti storiche lo collocano, addirittura ai tempi degli Etruschi e dei Romani. Un importante cava nel deserto egiziano venne sfruttata dai Romani per la realizzazione di importanti opere. Queste ultime sono arrivate intatte fino a noi. Questo dimostra l'elevata resistenza del porfido oltre che la sua straordinaria bellezza. Si tratta, in realtà, di una roccia vulcanica effusiva, la cui componente principale è per il 65% una pasta vetrosa, in cui sono immersi dei cristalli di quarzo. L'effetto creato è molto bello e conferisce profondità all'insieme. Le tipologie di porfido sono parecchie così come il colori. Gli utilizzi spaziano sopr attutto nell'ambito dell'edilizia esterna pubblica o privata.


Le varie tipologie di porfido

Le caratteristiche del porfido, quindi, si possono riassumere in: bello, resistente e duraturo. Le tipologie variano in funzione del luogo di origine e di estrazione. Il colore del porfido può variare da grigio scuro a marrone passando per il rosso. Ritornando ai tempi antichi, quello egiziano era di colore rosso antico di particolare bellezza che venne utilizzato per statue, sarcofagi ed altre opere di grande importanza che sono giunte fino a noi. Quando le cave egiziane non vennero più sfruttate, si scoprirono anche in Russia e Finlandia altre cave di porfido rosso antico. Esso ancora si trova in rivestimenti di chiese antiche, lapidi ed effigi. Oggi, si utilizza quello del Trentino. La tipologia spazia da: cubetti, ciottoli, bindoli, lastrame e piastrelle da interno ed esterno. I cubetti sono comunemente chiamati bolognini al nord e sanpietrini nel centro-sud Italia. Essi, generalmente, hanno dimensioni comprese tra: 4-6 cm, 6-8 cm, 8-10 cm. Gli spigoli non sono esattamente uguali per il semplice motivo che viene spesso posato nella classica forma a ventaglio o ad arcata. Per cui una dimensione deve essere più ridotta dell'altra per farli combinare in disegno. L'effetto è bello e conferisce profondità. I ciottoli sono frammenti di porfidi arrotondati che si utilizzano per stradine ed aiuole. I binderi hanno una forma più definita. La loro applicazione spazia nell'ambito della pavimentazione di strade e marciapiedi con forma più regolare. Il lastrame sono grandi lastre di porfido di spessore variabile in funzione della commissione e della destinazione. Il taglio avviene a spacco per cui la parte superiore rimane ruvida. L'impiego con lastrame gigante è rivolto alla pavimentazione di strade con traffico pesante. Mentre il la strame normale è utilizzato per strade a traffico normale e il lastrame sottile per rivestimento di terrazzi. L'elevata resistenza agli agenti atmosferici, al tempo e all'usura hanno reso il porfido popolare nel settore dell'edilizia da rivestimento. In funzione di questo, vengono realizzate anche le piastrelle con questo materiale. La lavorazione spazia da quadrate a rettangolari, da lucide a satinate, da grandi a piccole. Il loro impiego è rivolto verso il rivestimento di scale, muri e anche pavimentazione interna.


I mille utilizzi del porfido

Gli impieghi del porfido, quindi, spaziano all'infinito. L'edilizia moderna ne ha riscoperto le sue qualità, in particolare, quando si debbano riqualificare centri antichi e piccoli borghi o quando si voglia recuperare spazio urbano da destinare ai cittadini. Il porfido riesce a conciliare modernità e stile senza alterare l'estetica. La sua presenza si nota passeggiando per borghi antichi di paesini dimenticati. La pavimentazione usurata viene, spesso, sostituita con porfido per conferire sapore antico in un rinnovato contesto. La riqualificazione del borgo consente di rivivere l'atmosfera antica ma con funzionalità moderna. Lo stesso vale per aree urbane da recuperare e destinare a verde pubblico attrezzato. Lastricati o piastrelle di porfido si alternano al verde del prato creando deliziose geometrie. Parchi pubblici e ville comunali ritorneranno a splendere per molto tempo. Le intemperie non scalfiranno questa pietra bella, dura e resistente.

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