Fusibili, cosa sono e a cosa servono

Giovedì, 06 Dicembre 2018 11:35

Autore: Massimo De Vellis

Un termine utilizzato spesso in quanto si riferisce a strumenti che si trovano in molti macchinari che con cadenza quotidiana andiamo ad utilizzare. I fusibili sono cartucce posizionate all’interno dei circuiti elettrici, tra la fonte di energia (ovvero la batteria) e l’utilizzatore finale (i dispositivi elettrici). Li troviamo quindi nelle lampadine, negli accendisigari e, soprattutto in molti componenti delle nostre macchine, a partire da air-bag, clacson alzacristalli, tergicristalli e iniettori. Pur rappresentando quindi una parte nascosta, ma assolutamente essenziale per il funzionamento di numerosi dispositivi, continuano ad essere una sorta di mistero, tanto che pochi utenti saprebbero sostituirli in caso di necessità. Sul mercato ce ne sono diverse tipologie per differenti marche e modello, dai fusibili Omega che sono tra i più noti andando via via a scorrere tutti gli altri.

Come sono fatti e a cosa servono i fusibili

Minuscoli dispositivi di sicurezza delegati ad occuparsi della protezione di una lunga serie di elementi elettrici. I fusibili sono composti da una struttura esterna prodotta con materiali diversi come vetro, plastica o ceramica che contiene al proprio interno un filamento metallico collegato ai due terminali di contatto che vanno ad inserirsi direttamente nel circuito da proteggere. Proprio il filamento metallico è la parte più importante in assoluto, in quanto esso deve bruciare al posto del dispositivo elettrico ove venga a verificarsi un sovraccarico di corrente o un cortocircuito, permettendo così di evitare un guaio maggiore. In pratica, nel momento in cui nel circuito che ospita il fusibile viene superato un certo amperaggio, il filamento metallico al suo interno finisce letteralmente per fondere, tanto da spezzarsi. L’evento provoca l’interruzione del circuito elettrico bloccando il passaggio di corrente verso il dispositivo interessato ed evitandone di conseguenza il funzionamento.

Perché i fusibili sono di colori diversi?

Il filamento va a fondere nel caso in cui venga attraversato da una corrente superiore a una certa soglia. Non tutti i fusibili sono tarati sulla stessa soglia in quanto possono essere di diverse dimensioni: più sarà grande e più elevata sarà il limite oltre la quale fonderà. La soglia viene espressa in ampere e la diversa soglia di resistenza è indicata dai differenti colori. Ad esempio, all’interno della nostra auto si è stabilito il seguente codice colore grazie al quale è possibile l’immediata identificazione:

  • arancione per fusibili da cinque ampere come i sensori di parcheggio, airbag, antifurto o clacson;
  • rosso, dieci ampere per luci, chiusura centralizzata o autoradio;
  • blu, quindici ampere, riguardanti tergicristalli, pompa del carburante e luci freno;
  • giallo, venti ampere, che proteggono tettuccio panoramico o sedili riscaldabili;
  • trasparenti, oltre venti ampere, validi per climatizzatori, motorini d’avviamento o alzacristalli.
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