Riaperte e Collaudate 5 Vie Ferrate sul Gran Sasso

Lunedì, 03 Settembre 2018 12:00

Autore: Massimo De Vellis

Tornano a splendere le 5 ferrate presenti sul massiccio del Gran Sasso. Grazie ai finanziamenti della Regione Abruzzo (450.000 €), le guide alpine hanno messo in sicurezza e quindi riaperto le storiche ferrate che salgono al Corno Grande e al Corno Piccolo. La ferrate Danesi e il sentiero attrezzato Ventricini che salgono al Corno Piccolo, la ferrata Ricci e la via normale della vetta orientale del Corno Grande sono completamente agibili e già da Luglio vengono percorse da alpinisti e appassionati. E’ infine stato collaudato anche l'itinerario attrezzato che conduce al bivacco Bafile su cui, tuttavia, sono necessari piccoli lavori di manutenzione che, comunque, non ne pregiudicano la fruizione in sicurezza. Al contrario non è ancora agibile la ferrata Brizio che collega la Sella del Brecciaio alla Sella dei Due Corni, poiché alcuni elementi installati risultano danneggiati dagli eventi atmosferici (una scala è poco stabile). Si dovrà attendere ancora, invece, per il sentiero del Centenario, che si snoda dal Vado di Corno a Fonte Vetica.

Le ferrate del Gran Sasso hanno delle storie diverse. La prima, la Danesi, è stata attrezzata con scale da soci del CAI di Teramo negli anni tra le due Guerre Mondiali. La sezione di Roma, nel dopoguerra, ha realizzato la Brizio e poi il sentiero Ventricini, dedicato a un socio caduto sul Corno Piccolo, utilissimo agli alpinisti che frequentano le Spalle. Si devono alla sezione dell’Aquila del CAI il Sentiero del Centenario (1974) e quello per il bivacco Bafile (1966), entrambi attrezzati con estrema parsimonia. Quest’ultimo, dotato per decenni solo di una scaletta e due mancorrenti, e non protetto su delle placche di secondo grado, è stato trasformato in ferrata una ventina di anni fa.

I lavori sulle ferrate permettono oggi ai due Corni di reggere il confronto anche in questo campo con le Dolomiti e il resto delle Alpi. Attirano in Abruzzo escursionisti esperti e alpinisti, danno lavoro alle guide e alle strutture ricettive di Pietracamela e del versante aquilano, creano un’immagine di serietà ed efficienza di cui il Gran Sasso e l’Abruzzo hanno seriamente bisogno.

Breve citazione sulle tecniche di progressione in via ferrata qualora si decidesse di percorrere questi itinerari. Prima di iniziare la ferrata bisogna indossare l’imbragatura, longe e casco. In ferrata si procede in autoassicurazione, cioè agganciandosi direttamente al cavo di ancoraggio utilizzando i moschettoni delle nostre longe. Per procedere in sicurezza è necessario utilizzare due moschettoni in modo che superando il fittone, si rimanga sempre assicurati con almeno un moschettone al cavo di ancoraggio. I due moschettoni devono essere usati in successione sganciando il secondo soltanto quando il primo è già stato agganciato oltre il chiodo.

Per le relazioni complete sugli itinerari consigliamo di visitare il sito https://www.ferrate365.it

 

Vota questo articolo
(0 Voti)
Pubblicato in Sapevi che...