Doni e auguri di Natale: come festeggiare il 25 dicembre alla maniera antica

Martedì, 31 Ottobre 2017 17:29

Autore: Massimo De Vellis

Uno dei luoghi comuni più diffusi a proposito del Natale riguarda il fatto che ormai questa festività sia diventata un evento prettamente consumistico: come accade per tutti i luoghi comuni, anche in questo c'è un fondo di verità. Rassegnarsi a questa constatazione, però, sarebbe sbagliato: ognuno di noi può intervenire in prima persona per cambiare tale scenario e per riportare il Natale a uno spirito antico, recuperando le atmosfere e le emozioni che si vivevano nel secolo scorso. Insomma, un Natale come quello dei nostri padri, dei nostri nonni e dei nostri bisnonni: senza videogiochi per tenere occupati i bambini e senza l'obbligo di dover fare regali poco sentiti a colleghi di lavoro o amici di cui, in realtà, ci importa poco o nulla.

Il ritorno alle tradizioni: auguri di Natale

Per scambiare degli auguri di natale davvero sentiti, per esempio, è indispensabile dire addio agli sms, ai messaggi di Whatsapp e alle chat su Facebook: tutti contesti in cui le comunicazioni sono dovute e, per questo motivo, fredde e poco sincere. Perché non ritrovare il piacere di una telefonata o, ancora meglio, di una cena in compagnia? E se proprio non si ha il tempo per organizzare un incontro con tutte le persone a cui devono essere rivolti gli auguri, basta trovare un modo per fare sentire il proprio calore e la propria vicinanza.

Per fare un salto indietro nel tempo e vivere il Natale di una volta ogni dettaglio può essere utile: per esempio la scelta della giusta colonna sonora. I brani dello Zecchino d'Oro o le canzoni dei cartoni animati degli anni '80 e degli anni '90 potrebbero essere fonte di divertimento o di commozione per i più grandi, ma potrebbero coinvolgere e far scatenare anche i bambini piccoli, che magari ascoltano questa musica per la prima volta.

Le eredità del passato

Anche cogliere le eredità del passato è molto importante per ritrovare lo spirito di qualche anno fa: lo si può fare guardando un film (i classici che non passano mai di moda, dal Canto di Natale con protagonista Zio Paperone a Una poltrona per due), ma anche con una favola da raccontare ai bambini. Fino a qualche anno fa, inoltre, in ogni famiglia era in vigore la consuetudine, per i più piccoli, di scrivere una letterina destinata a essere nascosta sotto il piatto di papà: all'interno di questa letterina venivano elencati tutti i buoni propositi per il futuro. Il foglio doveva essere collocato sotto il piatto del primo e sopra il piatto del secondo, così da poter essere notata di sicuro.

Una tradizione del genere si è persa, o al massimo è stata sostituita dalla letterina che si scrive a Babbo Natale: con la differenza che nel primo caso si prometteva di comportarsi meglio, di studiare di più, di non litigare con i fratelli e di aiutare i genitori nello svolgimento delle faccende domestiche; nel secondo caso, invece, si stila solo un elenco dei regali che si desidera ricevere.

Che cosa fare a Natale

Insomma, sono tanti i semplici gesti che meritano di essere recuperati per festeggiare il Natale come si faceva un tempo: scrivere un biglietto di auguri con sentimento e non cercando delle frasi già inventate da altri su Internet; cucinare i biscotti in compagnia della propria mamma o della propria nonna; andare a vedere gli zampognari in centro città, sotto le luminarie; prendere qualche pigna e decorarla con i colori e con i brillantini; andare a pattinare su una pista sul ghiaccio; acquistare le caldarroste e il vin brulé per scaldarsi. Tutto dimenticato? No, con un po' di buona volontà si può ricominciare.

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