Cure a domicilio: a che punto siamo

Martedì, 23 Agosto 2016 11:41

Autore: Massimo De Vellis

Sta facendo parlare di sé in questi giorni la questione delle cure a domicilio per malati cronici in riferimento alla possibilità, per i familiari che li assistono, di avere un supporto dallo Stato. In Italia circa 1 cittadino su 5 è oltre i 65 anni di età e in totale ci sono circa due milioni e mezzo gli anziani non autosufficienti. A fronte di ciò resta basso il dato di sostegno a casa per persone disabili.

Ovviamente il dato è sbilanciato tra nord e sud con un rapporto di 10 a 1: e a colmare questa carenza, ci pensano spesso e volentieri le associazioni di volontariato. Un aspetto più che mai fondamentale in quanto se vengono meno le cure a casa, aumentano sofferenza e solitudine dei pazienti e dei loro familiari che devono badare all’ assistenza. Certo a riempire il buco lasciato a livello di Stato ci pensano spesso le badanti, quasi 850mila nel nostro paese, che vengono remunerate dai familiari non in grado di gestire il malato. Una questione molto delicata soprattutto in periodi come questi, in concomitanza delle vacanze estive, durante le quali è più complicato organizzare un sostegno efficace per una persona disabile. In queste ore se ne sta parlando a livello nazionale, non soltanto locale. Nel Lazio l’assistenza domiciliare è stata attivata nel 2000, salvo una parentesi che ha visto la sospensione nel 2014. Si tratta di un meccanismo che alla fina va a costare meno dell'ospedalizzazione e che, al contempo, permette ai pazienti cronici una migliore qualità di vita.

Ecco perché è arrivato il momento per una legge nazionale; se ne è parlato nelle scorse settimane soprattutto a seguito della sollecitazione da parte di Mauro Laus, presidente del Comitato piemontese per i diritti umani nonchè presidente del Consiglio regionale del Piemonte. Laus ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento andando a vedere nel momento storico attuale un’opportunità legata all’approvazione dei nuovi Lea. Ovvero i Livelli essenziali di assistenza, tutte quelle prestazioni che il Servizio sanitario nazionale fornisce ai cittadini gratuitamente o dietro pagamento di ticket. Una battaglia trasversale che non può avere altra finalità se non quella di rendere più agevola la vita dei malati terminali e dei familiari che decidono di assisterli al proprio domicilio.

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