Come comportarsi in caso di infortunio sul lavoro

Martedì, 12 Marzo 2019 12:15

Autore: Massimo De Vellis

Che cosa si deve fare quando si è vittime di un infortunio sul lavoro? Prima di tutto vale la pena di conoscere il riferimento normativo in materia, che è rappresentato dal Dpr n. 1124 del 1965, vale a dire il testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro. L'articolo 52 del Dpr stabilisce che in caso di infortunio, a prescindere dalla sua gravità, il lavoratore è tenuto a darne immediata comunicazione al datore di lavoro; nel caso in cui il soggetto infortunato non si trovi nelle condizioni di poterlo fare, la comunicazione può essere inviata anche da terze parti.

L'importanza della comunicazione

L'aspetto della comunicazione dell'infortunio non può essere sottovalutato: se essa viene a mancare, infatti, può accadere che l'Inail, l'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, non garantisca l'indennizzo a cui si avrebbe diritto. A seconda dell'entità del problema, il lavorare ha la facoltà di decidere se rivolgersi al proprio medico di base, se usufruire dell'assistenza del medico aziendale competente (sempre a condizione che egli sia presente in loco) o se farsi accompagnare in ospedale e andare al pronto soccorso. Una volta che il medico ha compiuto gli accertamenti del caso e ha fornito la prima assistenza, è indispensabile il rilascio di un certificato medico, che poi dovrà essere trasmesso all'Inail (ormai la procedura si svolge solo per via telematica) sia nel caso di un'inabilità permanente, sia nel caso di un'inabilità temporanea di più di 3 giorni. 

Il percorso legale

Se si ha la sfortuna di subire danni gravi in occasione di un infortunio sul lavoro, spesso si è costretti a fare i conti in seguito con un percorso legale tanto lungo quanto sfiancante, finalizzato ad assicurare un risarcimento equo e, al tempo stesso, a punire i responsabili. Purtroppo, non sempre questo avviene, ed è per tale ragione che è consigliabile affidarsi ad Assisto.pro, grazie a cui si può ottenere ciò di cui si ha diritto a dispetto di una giustizia che quasi sempre è eccessivamente garantista verso i colpevoli. Per di più, non di rado le società di assicurazione propongono risarcimenti poco adeguati: occorre il supporto di professionisti del settore per impedire che ciò accada.

Che cosa fa Assisto.pro

Ecco perché Assisto.pro mette a disposizione uno staff composto da medici legali, psicoterapeuti, avvocati, periti e fiscalisti: un team di esperti e specialisti distribuiti in tutta Italia che assicurano il supporto necessario dal punto di vista medico, sul piano psicologico e, ovviamente, sotto il profilo legale. A essere tutelati e sostenuti non sono solo i soggetti danneggiati, ma anche i loro familiari, che non vengono mai lasciati soli ma sono supportati in modo serio e professionale, con la massima discrezione, per fare in modo che la sofferenza fisica non sia appesantita dal fardello dell'ingiustizia. 

La procedura da seguire

Al datore di lavoro deve essere fornito il certificato medico sul quale è riportata la diagnosi; esso deve contenere anche il numero di giorni di assenza previsti. Una volta che il datore di lavoro ha ottenuto tali informazioni, entro i due giorni successivi deve compilare il relativo modello di denuncia di infortunio. Nel caso in cui la denuncia non venga comunicata, o comunque sia trasmessa in ritardo, il datore di lavoro può essere punito con una sanzione amministrativa che va da un minimo di 1.290 euro a un massimo di 7.745. Il lavoratore, per usufruire dell'indennità, può rivolgersi all'Inail. L'importante è che egli non dimentichi di farsi rilasciare, dal pronto soccorso o dal medico curante, una copia del certificato, il quale potrebbe tornare utile nell'eventualità in cui vengano effettuate delle verifiche successive, o semplicemente per l'indennizzo garantito dalla compagnia assicurativa.

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