Gli imprevisti della giornata

Domenica, 31 Gennaio 2016 16:50

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Quando si é stanchi occorre ascoltare i messaggi corporei

Quella mattina Felipa si alzò alquanto di buonora per arrivare all'appuntamento alle 7.45. Erano le 5 quando si svegliò, sapeva che tutta la giornata sarebbe stata stancante e fastidiosa. L'aveva pianificata perché potesse riempirla  intensamente di vita.
Rifece il letto, fece colazione rapidamente, salì im macchina ed accese. Solo che la macchina non eseguì l'ordine. Provò la prima, la seconda, la terza volta e tante altre volte. La "maggiolina" sembrava non volerne sentire.
Decise così di chiamare il marito perché collegasse i cavetti per riattivarne la spompata batteria. Ma non fu così. Detto fatto appena seduto accese e ... "miracolo dei miracoli" il rombo del motore urlò prepotentemente si era accesa senza la più piccola grinza.
 
Felipa si avviò lungo la via per dar l'avvio a quella giornata che sarebbe stata interminabile. Alle 7.30 prese la Metropolitana, giunse alle 7.45, sapeva che sarebbe arrivata in ritardo all'appuntamento. Inviò un messaggio, dicendo che stava per arrivare, percosse a piedi tutta quella lunga via e verso le 8 arrivò. Telefonò ed il suo interlocutore le disse di cominciare a compilare tutta la documentazione. Seguì esattamente quell'ordine finché egli arrivò.  Alle nove stava già fuori dall'ufficio. Con santa pazienza ripercorse la via in senso inverso fino alla Metro. Decise che sarebbe andata a Termini e poi sarebbe scesa a Furio Camillo dove aveva l'appuntamento con un'amica che non vedeva da tempo.
 
Ma come si suol dire "l'uomo propone e Dio dispone". Giunta a Termini l'allarme antincendio cominciò a suonare ed urlare come un matto da legare. La donna si chiese se fosse il caso uscire subito da quella gabbia infernale alla vista del fumo bianco. Risalita in superficie emise un sospiro di sollievo. Decise di prendere un autobus che l'avrebbe portata nei pressi  di una chiesa lì dove abitava la sua amica. Con un sms comunicò gli ultimi eventi. Erano rimaste che sarebbe andata da lei subito dopo il primo appuntamento. L'amica rispose al suo messaggio scrivendo: "Addirittura!!". Quindi, giunta sul posto prese il telefono, ma ben presto si accorse il suo telefono era come morto e sepolto, totalmente scarico ed inattivo. E poiché tempo prima era stata a trovare l'amica controllò tutti i cognomi delle famiglie accanto ai citofoni.
 
Nessuno destò in lei un ricordo. Non ricordava neppure il suo numero di telefono. Dunque cosa avrebbe dovuto fare per avvisarla? Pensa che ti ripensa entrò in un negozio e sfacciatamente chiese alla proprietaria se avesse un carica batterie. La signora fu disponibilissima, le prestò il carica batterie e le consentì di telefonare dal suo telefono all'amica dopo aver copiuto i salti mortali per visonare dal piccolo monitor un offuscato numero telefonico. Il telefono sembrava essere stato fatto fuori. Ringraziò la signora e si congedò da lei. Finalmente si avviò alla ricerca della palazzina indicata. C'erano tre palazzine e nessuno sembrava conoscere la sua amica. Dopo averle girate  tutte, proprio nell'ultima trovò l'amica. Potè stare con lei solo tre quarti d'ora. Si, perché doveva fare l'igiene orale e doveva andare dal dentista.
 
Tornò alla stazione Tuscolana ed attese il treno. Il treno fu annunciato, ma subito dopo comunicarono che sarebbe arrivato con 20' di ritardo. Roba da matti! L'appuntamento era per le 13.15 e lei non sarebbe mai arrivata per quell'ora, sicchè decise di fare la figura della gran faccia tosta, per la seonda volta nello stesso giorno. Chiese ad una signorina che stava al suo fianco, con molto garbo: "Signorina, scusi se la disturbo, sono rimasta senza telefono, potrebbe gentimente farmi fare una telefonata al mio dentista per comunicare il mio ritardo?" Gentilmente la ragazza diede la sua disponibilità pur precisando che aveva poco credito. Lei fu rapidissima. Ringraziò e salutò. Salì sul treno ed attese l'arrivo dove aveva lasciatro l'auto. Si raccapezzò subito. Giunge alle 14.00. Fece tutto ciò che doveva fare e si congedò anche dal dentista.
 
Poi decise che sarebbe andata al cinema. Tornò a casa, mangiò frettolosamente un pezzo di pane. Squillò il telefono di casa. Non sapeva se rispondere o lasciarlo squillare. Alla fine prese la cornetta e rispose. Le sue amiche avevano chiamato per sapere quando sarebbe andate al cinema. Lì per lì rispose "adesso". Stavano vicino casa sua, salirono in auto  e si avviarono. Videro un allegro film, insieme lenirono la loro stanchezze. Terminato il film passò dall'amica a fare una partita a burraco.
 
Nonostante l'inizio turbolento della giornata era andato tutto bene. Tornata a casa cenò ed alle 20.45 stava già a letto. Il suo fisico aveva detto "STOP alla fatica". Quando si é stanche occorre ascoltare i messaggi corporei. Si addormentò subito per risvegliarsi dopo circa nove ore e ridare inizio ad un'altra intensa giornata.
 
MariaPina
 
 
 
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Pubblicato in Salute e Benessere
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