Per Mirko

Lunedì, 03 Settembre 2012 12:22

Autore: Fiumicino-Online

Un pensiero per un ragazzo volato via troppo presto ed una riflessione per chi rimane qui

Ieri sera ho trovato morto, nel mio giardino, un piccolo uccellino ancora spiumato. Era sicuramente lì da poco, ma evidentemente il suo primo volo non é
riuscito. Il mio pensiero ha cominciato a vagare ed ho pensato a Mirko, l’adolescente che ha perso la sua giovane vita il giorno del “Venerdì Santo”.
 Il “Venerdì Santo” é un giorno speciale nella storia della Chiesa. In esso si ricorda la morte di nostro Signore Gesù Cristo, morto per tutta l’umanità per
sollevarci dal peso dei peccati che opprimono le nostre identità. Pare che chi voli lassù il venerdì santo trovi la strada dritta e spianata per andare in
cielo.
Io non ho conosciuto Mirko, ma so che la sua  breve vita é stata sicuramente felice qui sulla terra. So che era frizzante, genuino, energico, bravo, studioso, sportivo. Si faceva amare da tutti e tutti apprezzavano le sue capacità di giovane campione astro nascente del calcio. Purtroppo la sua giovane vita é stata spezzata prematuramente. Mi piace pensare a tutte le persone che sono tornate alla casa del padre, a tutti coloro che hanno esaurito l’olio
della propria lampada e al fatto che Dio sceglie i migliori per tenerli accanto a sé.  So di Mirko che era bello, studioso, intelligente, impegnato un vero  peperino vivente. Tutti lo amavano, tutti desideravano la sua compagnia, aveva sicuramente l’argento vivo in corpo. Mirko che era un angelo terreno si é sicuramente trasformato in angelo di Dio, un angelo che assieme a tanti altri angeli gioca in cielo la partita della vita celestiale. 
Tutti noi prima di giungere sulla terra siamo stati piccoli angeli e quando muore un’anima di Dio diventa un angelo. Mirko sicuramente non c’é più tra noi,  il ricordo di lui resterà nella sua famiglia e nei cuori di chi lo ha visto nascere. crescere, andare a scuola, diventare un adolescente…
Un significativo abbraccio invio ai suoi genitori, ai nonni, alle sorelle, agli zii e cugini. Non piangete per Mirko. Mirko vive in voi, é ormai parte di
voi. Voi vivrete per sempre dentro di lui che é diventato essenza di vita ultraterrena e dall’alto vi guarderà e pregherà per voi. Abbiate sempre fede, non scoraggiatevi mai. Tornate a vivere sereni. Pensate a lui in ogni tempo. Fatelo vivere attraverso i ricordi, i pensieri, le battute allegre, esagerate, arrabbiate, non abbiate mai paura di farlo. Lui vive ed è felice…
Non legatelo alla terra con le vostre lacrime. Sappiate vivere intensamente questo tempo perché da un fiore che stava per sbocciare alla vita tanti fiori nasceranno. Infatti i genitori, pur distrutti dalla perdita del proprio figlio hanno donato tutti i suoi organi. Tale gesto per me è “un inno alla vita”, è un gesto da imitare. Quel qualcuno che sta al di sopra di noi sa cosa deve accadere per il bene di chi resta...   
Tante persone ogni ora, giorno, settimana, mese, anno vengono chiamate al rientro nella loro patria. Un giorno e non sappiamo quando (per fortuna!), saremo chiamati anche noi al rientro “alla base”.

Ho letto  qualche tempo fa che in questo angolo di terra, che ci è stato destinato non riusciamo ad essere felici. Se guardo me stessa, dico che è vero. A volte guardo la mia vita e dico “ho tutto” ma è anche vero che “questo tutto non mi riempie di gioia”. Piuttosto mi gratifica nel momento in cui lo possiedo, però dal momento del possesso mi passa ogni entusiasmo. Vivere lontani dal padre a livello inconscio è un dispiacere immenso…Forse dovremmo parlare più spesso della morte. La morte ci fa comprendere il profondo senso della vita. A volte non viviamo ma vegetiamo. Ci lasciamo andare come foglie al vento. Svolazziamo di fiore in fiore e alla  fine ci accorgiamo che non è rimasto nulla dentro di noi se non il vuoto. Essere passivi non aiuta ad andare avanti. Ricordate la storia dell’aquilotto reale? Ciascuno ce l’ha dentro di se. Lasciamolo venir fuori, liberiamolo. Le sue ali devono prendere contatto con l’aria, col sole, con la vita, la struggente vita. Invito, tuttavia, me per prima a lasciare nelle mie ultime volontà la disposizione di  donare tutti i miei organi. In tal modo avrò fatto qualcosa per l’altro... Fidatevi…
 
Mariapina




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Pubblicato in Il Segnalibro