Pace e le sue sorelle

Lunedì, 17 Settembre 2012 18:37

Autore: Fiumicino-Online

Se vogliamo un mondo migliore regaliamo a chiunque ci sta vicino il meglio di noi

Pace e le sue sorelle vennero al mondo con la creazione dell’Universo. Dalla grande oscurità, in una tiepida mattina d’autunno, nacque la luce calda e splendente del sole. Le piccole furono adagiate dolcemente sui petali di rosa ormai sbocciati e vennero trasportate dalla frizzante acqua del ruscello.
Le sorelline, davanti a quello splendore, guardarono incuriosite: prati, piante, fiori, ogni tipo di vegetazione, il cielo azzurro sfumato e le soffici grandiose nuvole. Grandi meraviglie intorno a loro!!!
Ogni mattina milioni di grosse gocce di limpida e cristallina rugiada riempiva i prati. La pioggia bagnava i loro rosei volti, il sole sfiorava i loro splendidi corpi e le fluenti chiome fluenti. La tenerezza regnava nei loro giovani cuori. Tutto era bello e sereno.
Felicità svolazzava sui prati gareggiando con le farfalle. Chi giungeva per primo presso la grande quercia vinceva. Tutt’intorno regnava la felicità.
Armonia, si dondolava pigramente sull’altalena fatta di liane intrecciate. Cantava le più dolci melodie che conosceva, ai suoi cari amici animali che presi da tanta soavità restavano ore ed ore ad ascoltare addolciti dalle calde e piacevoli note emesse da quella piccola boccuccia. Così, ovunque, regnava l’armonia.
Silenzio si avviava tutte le sere, a piedi scalzi, sulla collina irrigata dalla rugiada e seduta sul prato ne rimirava l’incantevole paesaggio rischiarato dalla luna e dalle stelle assaporandone ad occhi chiusi la pallida quiete della notte. Quando il dolce sonno l’accarezzava c’era silenzio ovunque e tutte le creature trovavano riposo fra le sue piccole braccia.
Amore insegnava a tutti gli esseri viventi ad ascoltare il proprio cuore, ad agire con giustizia, con spontaneità, con dolcezza e ad essere pronti ad aiutarsi vicendevolmente.
Amicizia si presentava con la sua simpatia, baciava i loro cuori e tutti si volevano bene e si amavano con sincerità.
Così Pace regnava sovrana in quel luogo che si poteva definire paradiso perché era facile mantenere l’equilibrio che Madre Natura aveva costruito così tanto bene. Tutto andò bene finché ci fu pace su tutta la terra.
Un bel giorno arrivò l’uomo, era buono, umile, rispettoso, gentile verso i suoi simili. Purtroppo l’equilibrio del mondo non durò a lungo perché l’uomo cominciò a coltivare dentro il suo cuore il semino della gelosia e dell’invidia. Cominciò infatti a desiderare sempre di più, voleva possedere ogni cosa per diventarne padrone indiscusso. Insomma, nel mondo di Pace cominciarono ad annidarsi tutte le creature del male senza fissa dimora: “Gelosia, invidia, potere, odio, distruzione, morte...” e finirono per distruggere tutto, portando ovunque una profonda desolazione.
Dopo arrivò Guerra e subito dopo Tristezza. Il mondo si tinse dei colori del nero. Gli animali cercarono riparo nei boschi, l’uomo cominciò a scagliarsi contro i suoi fratelli disseminando dappertutto dolore.
Tutte le sorelle del bene piansero giorni e giorni non sapendo come rimettere ordine sulla Terra.
In un cantuccio stavano silenziose, timide ed impaurite le due sorelline più piccole: Uguaglianza e Fratellanza.
Pace fissò a lungo i loro occhi e, avvicinandosi, disse: “E’ giunto il tempo di far sentire la vostra voce. Il mondo così sta morendo” “L’uomo lo sta rovinando con le sue stesse mani e noi dobbiamo fermarlo” “A me sta a cuore il futuro dei bambini che così non avranno più case, patiranno la fame e non giocheranno più. Il loro mestiere é quello di fare i bambini, non vivere tra lo scempio delle guerre dei grandi”.
Uguaglianza e Fratellanza partirono subito. Anche Amore si unì alle due sorelle. Dall’alto, lo scenario era tanto triste: guerra e dolore ovunque.
“Dove saranno i bambini?” si chiedevano. Poi li videro: chiusi nelle case con le loro mamme, senza sorrisi e profondamente impauriti.
“Ci pensiamo noi, piccoli. Venite, seguiteci, fate presto e non abbiate paura!” disse a gran voce Amore. A poco, a poco si formò una catena di bambini che via via diventava sempre più forte e sempre più lunga: un vero e proprio esercito di bambini chiassosi. Al loro passaggio, come per magia, la terra si ricopriva di profumati: fiori, fiori ovunque. Fiori che uscivano dai fucili, dalle macchine da guerra. Fiori nelle stanze dei bottoni, fiori che cadevano dagli aerei in volo come pioggia colorata. Gli uomini così non poterono più fare la guerra e finalmente capirono e si vergognarono tanto per ciò che avevano fatto. Riposero le armi e la cattiveria e ritornarono nelle loro case.
Pace tornò così a regnare sulla Terra. “La guerra é stata vinta dai bambini!” dissero le tre sorelle al loro ritorno.
Pace le accolse con gioia e disse: “Durante la vostra assenza é venuta alla luce un’altra sorellina. Venite, vuole abbracciarvi".
Mai i colori della Terra furono meravigliosi come in quel giorno, un giorno da ricordare. Era nata Speranza. (Greta Blu)
Facciamo che i buoni sentimenti non tramontino mai. Il male, la gelosia, l’invidia, il potere, la , l’odip, il rancore... si annidano sempre più nell’uomo di oggi che é sempre più fragile e vulnerabile perché é stretto dalla morsa della solitudine. Ci illudiamo di essere vicini agli altri, in realtà siamo soli in un caotico mondo che non possiede più regole e principi generali per tutti.
Se abbiamo la consapevolezza che i sentimenti maligni non fanno bene al cuore dell’uomo abbandoniamoli o lavoriamo intensamente per scansarci da essi. Guardiamo al bene ed ai suoi derivati. Se vogliamo un mondo migliore regaliamo a chiunque ci sta vicino il meglio di noi.
 
Mariapina
 
 
 
 
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Pubblicato in Il Segnalibro