Il mondo dell'università è sempre in continuo mutamento, sia dal punto di vista economico e organizzativo, e sia dal punto di vista della didattica. Si dice che questi sono tempi in cui si deve impartire un'educazione interdisciplinare, una cultura ed una formazione professionale adeguate alle numerose sfide che il mercato del lavoro lancia ogni giorno, in cui c'è una linea sempre più sottile tra tra il “sapere” ed il “saper fare”.
Ogni giovane laureato e non, dovrebbe essere pronto ed informato su come affrontare imprevisti di lavoro sempre in agguato. E' lecito però, anche considerare la mole di tempo disponibile per prepararsi su molteplici temi inerenti una sola disciplina, o confrontare differenti discipline che hanno qualche minimo comun denominatore. Per questo, sempre più persone che già lavorano, si iscrivono alle
Università telematiche, che possono essere considerate università “green” a tutti gli effetti.
Le università telematiche che impartiscono lezioni e fanno sostenere esami a distanza, on line, rientrano senza dubbio nelle iniziative green che incentivano il rispetto per l'ambiente e la rinuncia alle emissioni inquinanti facendo evitare ai suoi iscritti i tradizionali spostamenti con mezzi di trasporto. Ma molto importante è anche l'uso di uno schermo del proprio pc, per leggere, studiare e sostenere esami piuttosto che stampare su carta il materiale di studio.
Tra le università tradizionali invece, vi sono tantissimi master specialistici sul settore green che mirano a formare professionisti in grado di progettare soluzioni rispettose per l'ambente naturale e di conseguenza per l'alimentazione. Ma al di fuori della didattica, vi sono altre iniziative ecosostenibili come il “
carpooling” organizzato dall'Università di Roma La Sapienza che mira a radunare studenti e lavoratori della stessa università che devono dirigersi nella stessa struttura, usando un solo mezzo e condividendo l'esperienza in modo ecosostenibile, evitando che ogni singola persona usi un mezzo differente, inquinando così sempre di più l'ambiente.
Davide G.