di Lia Onda
Le ho adagiate sulla sabbia e osservandole ho immaginato di sentirle parlare sulla loro bellezza e rarità con un tantino di gelosia.
La voce più gentile è stata quella della “Tacteria” dove fa notare la sua origine orientale e quindi inconfondibile con tutte le altre; la “Mitra”, con le sue macchie arancioni e rosse, insiste a dire di incutere molto timore per la sua vena predatoria e che quindi tutti la rispettano e si mantengono a distanza. La “Tibia” invece, si accalora a sottolineare la sua forma affusolata e longilinea, unica al mondo ad avere un canale sifonale così lungo e perfetto, mentre la cicciottella “Turbo” anche se un pò rammaricata per la sua forma un pò tozza, fa notare che sotto quel suo splendido colore verde smeraldo, si cela il fantastico colore madreperla molto apprezzato e di grande valore.
Ma tutte le conchiglie, belle o brutte, variopinte o pallide, grandi o piccole, gasteropodi o bivalve, sono incantevoli creature marine che si sono formate nel corso dei secoli e dei millenni nelle profondità dei nostri immensi mari.
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