L’Europa Sociale della Formazione, primo incontro del “Festival Europa Futuro”

Martedì, 13 Aprile 2021 15:22

Autore: Fiumicino-Online

In diretta gli interventi di personalità politiche locali e nazionali per rispondere alle domande dei giovani del territorio di Fiumicino

Il primo webinar del Festival Europa Futuro, svoltosi lunedì 12 aprile 2021, ha accreditato gli interventi di personalità politiche impegnate nel mondo del lavoro e del sociale, sia a livello locale che nazionale, personalità che hanno incontrato 70 giovani del territorio di Fiumicino rispondendo alle loro domane. L’incontro è stato moderato da Francesca Mastrantuono, militante GFE Roma.
 
Ha aperto l’incontro l’onorevole Debora Serracchiani, ponendo l’accento su quanto la pandemia di Covid-19 abbia riportato in auge il concetto di aiuto ed assistenza reciproca fra nazioni, cardine dell’Unione Europea: “I valori europei sono tornati centrali. È stato evidente durante questa crisi, affrontata con maggiore partecipazione dall’Europa stessa anche grazie al piano “Next Generation EU” e al “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (PNRR). Abbiamo puntato su tre questioni fondamentali per la modernizzazione del Paese: la transizione ecologica, la transizione digitale e la cosiddetta transizione dell’equità con focus sui giovani, donne e Sud. Siamo convinti che – affrontando questioni insolute a causa della loro profonda criticità – avremmo la possibilità di utilizzare al meglio tali risorse. Nel mio ruolo, fino a qualche giorno fa, di Presidente della Commissione Lavoro alla Camera abbiamo lavorato sul Piano Nazionale Straordinario per l’Occupazione Giovanile e Femminile: dobbiamo infatti riconoscere che le donne sono le prime vittime di questa pandemia mentre, per quanto riguarda l’occupazione giovanile, c’è la volontà di riformare il contratto di apprendistato e di stage.”

L’Assessore Regionale per la Formazione e per il Lavoro Claudio Di Berardino ha illustrato le possibilità lavorative e di formazione che si possono consultare tramite il sito internet istituzionale della Regione Lazio: “Il nuovo modello di sviluppo collegato alle competenze può e deve portare necessariamente alla ripresa, allo sviluppo, ed alla ricostituzione del cosiddetto “ascensore sociale” perché la scuola e la formazione sono cardini fondamentali spesso trascurati ma essenziali per affrontare questa nuova fase. Come Regione Lazio, dal 2020 ad oggi, abbiamo operato in modo che la scuola continuasse a svolgere la propria funzione. Non è un caso che la Regione stia per emanare un ulteriore bando sul tema “connettività scuola-famiglia” per le attività relative alla Didattica A Distanza, soprattutto per le classi superiori. La priorità riguarda lo sviluppo di una formazione-ponte per il modo del lavoro, rispondente alle esigenze dello stesso e della riorganizzazione, di cui la nostra società sarà inevitabilmente teatro. Con il progetto “Torno subito” viene data la possibilità ai giovani di completare la loro formazione presso un’unità produttiva o di servizio sia in Italia, oltre i confini della propria regione, sia all’estero, in Europa o nel mondo. Inoltre stiamo puntando sui tirocini, sull’apprendistato e sugli incentivi per l’inserimento lavorativo ed il ricambio generazionale, senza dimenticare le Start up per l’innovazione.”

L’Assessore per il Lavoro del Comune di Fiumicino Anna Maria Anselmi ha illustrato le ultime attività del Centro di Formazione di Fiumicino, anche in seguito all’inaugurazione della nuova sede: “Stiamo lavorando affinché il Centro di Formazione di Fiumicino, da un semplice centro di formazione estetica, di acconciatura e della professione dell’elettricista, si sviluppi per divenire polo formativo di livello europeo. Finora la priorità è stata quella di contrasto alla dispersione scolastica dei minorenni, anche se ultimamente ci siamo accreditati – grazie all’aiuto della Regione Lazio – come centro di formazione per adulti. Stiamo inoltre valutando l’introduzione di corsi specifici orientati alle caratteristiche del nostro territorio: corsi di tipo agricolo, diporto e nautico che possano creare opportunità di lavoro immediato.”

L’intervento di Maria Sofia Falcone, membro della Direzione Nazionale Gioventù Federalista Europea, ha riportato il dibattito sui punti deboli del sitema-welfare dell’UE: “A livello europeo manca sia un coordinamento dei sistemi di welfare nazionali, sia tra i sistemi di welfare sovranazionale. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un deterioramento del welfare nazionale a seguito delle crisi economiche e delle politiche di austerità, deriva amplificata dal gap generazionale e di genere, dall’incremento della povertà assoluta, dal depauperamento delle classi medie, dalla decrescita e dall’inerzia demografica. La Pandemia di Covid-19 però ha inaspettatamente offerto delle occasioni, infrangendo alcuni tabù: ora possiamo avvalorare la necessità di un quadro giuridico vincolante a livello europeo per garantire sia delle condizioni di lavoro adeguate con determinati meccanismi di protezione sociale, sia la creazione di un framework che riesca ad assicurare sussidi, formazione continua dei lavoratori, programmi specifici per l’inclusione a sostegno della disoccupazione nel periodo di transizione e la lotta alla delocalizzazione. La vera esigenza dell’Unione Europea è quella di riuscire a creare un modello di welfare multilivello che possa regolare l’accesso universale a servizi di qualità, adeguato ai cambiamenti economici, tecnologici ed ecologici che affronteremo nei prossimi decenni anche tramite la realizzazione di una fiscalità europea.”

L’Eurodeputato Brando Benifei ha concluso il dibattito approfondendo proprio il tema della fiscalità comunitaria: “La grande sfida per l’Unione Europea sarà realizzare un sistema fiscale comunitario con risorse europee, ovvero tasse comunitarie che permettano di recuperare denaro da chi oggi paga poco (o nulla) come i giganti del web, i grandi inquinatori o la finanza speculativa. Tale argomento va declinato secondo due direttrici, la prima è relativa alle risorse, la seconda è relativa alle regole. Da una parte abbiamo la necessità di spendere denaro e risorse europee, ad esempio per sviluppare opportunità quali il progetto “Garanzia Giovani” finalizzato all’ingresso delle nuove generazioni nel mondo del lavoro, dall’altra parte ci dovremmo confrontare con l’ambito normativo, riguardante il futuro dell’UE e di una sua possibile riforma. Oggi purtroppo – nel sistema dell’Unione Europea – i diritti sociali non hanno lo stesso peso rispetto ad altre libertà, come ad esempio quelle personali, civili, economiche e di movimento. Dobbiamo riconoscere che i diritti sociali, i diritti del lavoro, i diritti dell’accesso ai servizi sociali oggi si trovano in una posizione subordinata.”
 
Il prossimo webinar, fissato per domani, mercoledì 14 aprile 20121, tratterà i “Diritti, l’integrazione e i valori europei”, e vedrà la partecipazione dell’ex europarlamentare Daniele Viotti, il parlamentare Erasmo Palazzotto, l’Assessore regionale per le pari opportunità Erica Onorati, l’Assessore alle politiche Scolastiche e Giovanili, sport, Ater e TPL Paolo Calicchio e Diletta Alese, Eb member della JEF Europe.
 
 
 
 
 
 
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