Immigrazione

Sabato, 07 Dicembre 2013 09:42

Autore: Armando De Vellis

Presentato il rapporto statistico UNAR

Sono 232 milioni i migranti nel mondo, pari a circa il 3% della popolazione globale. 50 milioni quelli residenti in Europa, 5 milioni e 200 mila circa quelli che vivono in Italia. Dal 1973 l’Italia è considerato un Paese di immigrazione, anche se dall’Unità d’Italia a oggi sono stati circa 28 milioni i cittadini italiani che sono emigrati all’estero. Questi sono solo alcuni dei dati nazionali emersi durante la presentazione, presso la sala del Consiglio comunale di Fiumicino, del Dossier statistico 2013 sull’immigrazione-Rapporto Unar a cura del Centro Studi e Ricerche Idos, in occasione della riunione congiunta delle Commissioni Sociale-Scuola e Cultura-Pari Opportunità, che si è aperta con un minuto di silenzio per la morte del leader sudafricano Nelson Mandela. A illustrare il documento vi erano Luca Di Sciullo del Centro Studi e Ricerche Idos; Vincenzo Taurino, Sociologo Politiche e Servizi Sociali e Presidente dell’Associazione “Io, Noi”; Silvia Tenti, Avvocato e Responsabile del Centro Famiglie “Nuova Aurora”; Francesco Commodo, Delegato del Sindaco alla Scuola e Dirigente I.C. Porto Romano. Tra gli ospiti, in sala consiliare, i ragazzi della classe quarta dell’Istituto Paolo Baffi.
 
Nel Comune di Fiumicino sono circa 10 mila i cittadini immigrati, pari al 14% della popolazione totale. “Dall’inizio della legislatura – spiegano i presidenti delle due Commissioni, Angelo Petrillo e Maurizio Ferreri – abbiamo iniziato un percorso per affrontare il tema dell’immigrazione nel nostro territorio. Siamo ancora in una prima fase, quella della conoscenza: apprendere e capire la realtà italiana, conoscere i numeri dell’immigrazione sul territorio nazionale è utile, anzi fondamentale, per costruire, come Amministrazione, delle politiche attive. Per questo abbiamo voluto che il dossier del Centro studi e Ricerche Idos fosse presentato durante una seduta congiunta delle due Commissioni Sociale-Scuola e Cultura-Pari Opportunità. Il percorso per arrivare a livelli di integrazione e inclusione adeguati è ancora lungo, anche se già nei prossimi mesi si vedranno dei risultati concreti: è essenziale, in ogni caso, partendo dai dati reali sull’immigrazione nel nostro Comune, aiutare i cittadini a superare la paura dello ‘straniero’ come causa di tutti i mali e far capire invece che gli immigrati possono essere una risorsa per il territorio”.
 
 
 
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