Cinecittà rischia di morire

Sabato, 07 Luglio 2012 18:20

Autore: Armando De Vellis

La fabbrica dei sogni occupata, con un presidio fisso davanti agli studios di via Tuscolana, e cinque giorni di sciopero contro la riorganizzazione che mette a rischio decine di posti di lavoro

I Cinecittà Studios, noti semplicemente come Cinecittà, sono un complesso di teatri di posa di eccellenza e rilievo internazionale situato lungo la via Tuscolana, nella periferia orientale di Roma e attivo dal 1937. Di proprietà di Cinecittà Luce S.p.A. e in gestione dal 1997 a Cinecittà Studios S.p.A., Cinecittà costituisce il vertice dell'industria cinematografica italiana ma è utilizzata anche per produzioni estere e televisive.
A Cinecittà sono stati girati più di 3000 film, 90 dei quali hanno ricevuto una candidatura all'Oscar, 47 dei quali hanno vinto la prestigiosa statuetta. Celebri registi nazionali e internazionali, vi hanno lavorato: da Federico fellini a Francis Ford Coppola, da Luchino Visconti a Martin Scorsese.
 
L’Italia ha alle spalle una ricca tradizione cinematografica. Il primo lungometraggio italiano è stato filmato solo alcuni mesi dopo che i fratelli Lumiere avevano inventato il loro cinematografo, con immagini che ritraevano, anche se per pochi istanti, Papa Leone XIII nell’atto di benedizione della macchina da presa. Dai futuristi ai neorealisti, il cinema italiano è sempre stato all’avanguardia.
 
Eppure nonostante tutto questo, Cinecittà rischia di morire e con lei i suoi lavoratori,  grazie alla riorganizzazione messa in campo dai vertici di Cinecittà che, riferiscono i sindacati, prevede lo spacchettamento delle attività produttive, che comporterebbero il passaggio in Panalight di 6 lavoratori, l'affitto dell'intera post produzione, composta da circa 100 persone, a due società del gruppo Deluxe Italia, il trasferimento di 55 lavoratori ad un'altra società del gruppo Ieg, i 20 licenziamenti dichiarati e l'incertezza per i restanti 40 lavoratori, tra manutentori ed amministrativi. Secondo i sindacati "non è mai stato presentato un vero piano industriale e non ci è stata fornita alcuna garanzia occupazionale, inoltre dal ministero dei Beni Culturali e dal ministero dell'Economia non abbiamo avuto nessuna risposta".
 
"Con la decisione da parte dei dirigenti della Digital Factory di 'affittare' il ramo d'azienda della post-produzione a De Luxe - dice Roberto Corirossi della segreteria regionale della Uilcom - di fatto Cinecittà esce dal settore e i lavoratori non hanno garanzie per il prossimo futuro. A questo si aggiunge l'esternalizzazione di altre due attività di Cinecittà Studios: la costruzione delle scenografie e il parco macchine. La prima dovrebbe andare ad una nuova società, Cat, con sede a Castel Romano, sulla Pontina, e l'altra ad una società esterna al gruppo, Panalight".
 
"Con questa occupazione - aggiunge Corirossi - intendiamo contrastare questo piano industriale e chiedere al ministero dei Beni Culturali, che possiede il 20% delle azioni di Cinecittà Studios, e al ministero dell'Economia, che è il proprietario al 100% dei terreni e dei teatri, di prendere provvedimenti. Bisogna evitare lo smembramento di Cinecittà e la cementificazione che ne seguirebbe secondo il piano presentato nel 2012 dalla holding Ieg".
 
"Nel 2010 lanciammo l'allerta sul rischio che Cinecittà diventasse una sede di intrattenimento con la costruzione di alberghi, beauty farm e parcheggio - continua Manzini -. Ora si rischia il cambio di destinazione d'uso di tutto il sito perché il progetto industriale prevede di fatto l'allontanamento di quasi tutte le maestranze da qui ad altri lidi, con un deperimento dell'industria cinematografica del Paese".  
"Continueremo ad essere contrari a qualsiasi forma di spacchettamento o dismissione e queste manifestazioni di protesta sono solo l'inizio: faremo di tutto per difendere i diritti dei lavoratori, perché non possono essere loro a pagare la colpa di una gestione sbagliata", dicono il segretario nazionale dell'Ugl Comunicazioni, Salvatore Muscarella, e il coordinatore nazionale dello Spettacolo, Maddalena Imperiali.
 
Il cinema è arte, passione, mestiere. Tutto questo è Cinecittà Studios: un mito che non tramonta mai, una realtà che cambia tutti i giorni. Cinecittà è il luogo dell’immaginazione, della creatività e della fantasia.

Paola Gentili
 
 
 
 
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