Raccontare il Coronavirus ai bambini senza allarmarli è possibile: ecco alcuni consigli

Mercoledì, 25 Marzo 2020 18:30

Autore: Fiumicino-Online

Il parere di cinque psicoterapeute esperte in gestione dello stress di "Noi ci Siamo"

In questo periodo le continue notizie sul Coronavirus attivano la paura, emozione primaria sia negli adulti che nei bambini. È un’emozione sana, utile alla nostra difesa in quanto consente di evitare i rischi per la sopravvivenza senza perdere la lucidità.

A volte però si rischia un eccesso di allerta.

Seguire le indicazioni delle autorità sanitarie richiede un minino di attivazione ma è facile passare da una funzionale attivazione (eustress o anche detto stress positivo) a un eccesso di allerta con comportamenti poco lucidi e controproducenti (distress o stress negativo).

Abbiamo assistito a folle di persone accalcarsi nelle stazioni per tornare a casa o affollare i supermercati per rifornirsi ossessivamente di scorte alimentari, provocando assembramenti in spazi chiusi con la possibilità di favorire la diffusione del virus oppure far mancare certi alimenti a chi non era corso subito al supermercato.

Il Coronavirus è percepito come un disastro e come tale compromette l’infrastruttura e il tessuto sociale. La quotidianità e le certezze vengono meno, tutto è percepito come instabile.

Per i bambini questo è un momento di grande preoccupazione e così come negli adulti possono attivarsi delle reazioni fisiche e psichiche proprie di uno stress post traumatico, quali:

• Disturbi del sonno

• Difficoltà di concentrazione

• Difficoltà di memoria (fissazione nuovi concetti, rievocazione abilità)

• Addiction

• Affaticamento, mancanza di energia

• Irritabilità/irrequietezza

• Isolamento/chiusura

Molti bambini in questo periodo sono tristi perché si sentono isolati dai loro amici o sono agitati poiché la loro routine si è alterata.
Quali sono allora i comportamenti più indicati da parte degli adulti?

·         RACCONTARE LA VERITA’ con parole semplici. Le informazioni che servono ai bambini dovrebbero essere chiare e vere, adattate in base all’età, in modo che possano essere comprese.

·         GUARDARE INSIEME i notiziari o le informazioni sul web, al massimo in 1-2 momenti al giorno, in modo tale da spiegare quanto emerge.

·         ORIENTARE AGLI ASPETTI POSITIVI quanto sta accadendo, per esempio spiegando ai bambini che ci sono tante persone che si stanno occupando del coronavirus e sottolineare questi aspetti quando emergono in TV e via web.

·         DARE SICUREZZA AI BAMBINI che possono continuare a fare le cose da bambini: giocare, parlare di cose divertenti fare i compiti e imparare cose nuove. Per essere sicuri i bambini hanno bisogno di vedere attorno a loro adulti in grado di trasmettere affetto e padronanza di sé. I bambini osservano e comprendono anche se sono piccoli.

·         EVITARE INCONGRUENZE per rafforzare la fiducia nell’adulto. I bambini guardano, osservano tutto quello che fa il genitore perché è così che imparano. Se l’adulto di riferimento però dichiara che non c’è pericolo ma poi fa scorte alimentari per mesi, questo può confondere un bambino perché non sa più se credere o meno all’adulto in questione. La fiducia è indispensabile per dare sicurezza.

Per dare sicurezza ai bambini occorre essere calmi in prima persona. In questo caso è fondamentale il supporto da parte di altri familiari o della comunità, il confronto con gli amici, lo scambio digitale sui social. È inoltre possibile consultare online uno specialista dello stress.

"Noi ci siamo " è un servizio online ai cittadini nato dalla collaborazione di cinque psicoterapeute esperte in gestione dello stress (Dott.ssa Tiziana Guidi zona Eur/Ardeatino,  Dott.ssa Jennifer Carafa e Dott.ssa Roberta Paradisi zona Fiumicino, Dott.ssa Adriana Casile zona Appia/Tuscolana, Dott.ssa Lucia Cozzolino zona Civitavecchia). Apparteniamo all' Associazione EMDR Italia che non ha scopo di lucro , è un'associazione a carattere scientifico in quanto riunisce i professionisti che si occupano di stress traumatico e di interventi specialistici con vittime di traumi psicologici e di situazioni di stress.  Le terapeute di "Noi ci siamo” si sono impegnate a fornire un supporto alla comunità per affrontare la situazione critica legata al coronavirus ed in particolare alle persone che lavorano in un contesto di aiuto e sono esposte al rischio della traumatizzazione vicaria come i medici, anestesisti e altri operatori sanitari. Occuparsi degli operatori sanitari significa aiutarli a ridurre lo stress e  contenerne gli effetti per affrontare al meglio l'emergenza attraverso l'utilizzo di protocolli clinici. Già in Italia ci sono diverse collaborazioni ad esempio con l'ATS di Bergamo.

Il servizio è rivolto a tutti coloro che sentono la necessità di rivolgersi ad uno specialista anche per la gestione dei bambini in questo periodo.
"Noi ci siamo” è raggiungibile al link https://www.facebook.com/psicologhecontrolapaura. Le consulenze psicologiche tramite le chat del sito sono gratuite.

Infine alcuni link utili per RACCONTARE IL CORONAVIRUS A UN BAMBINO
Lo psicologo Alberto Pellai ha condiviso un racconto molto utile da leggere ai bambini che spiega il coronavirus. Questo il link per leggere il racconto commentato:
https://www.huffingtonpost.it/entry/il-coronavirus-e-un-mostriciattolo-che-fa-paura-ma-tu-non-devi-temerlo_it_5e5392d9c5b6a4525dbd94c5

Video per bambini
https://www.youtube.com/watch?v=BGHwUs9lSLg
https://www.youtube.com/watch?v=qva42SFKRAs 
 
 
 
 

Vota questo articolo
(2 Voti)
Pubblicato in Parliamo di...
Etichettato sotto