Pelargonium Sidoides: il geranio amico dei polmoni

Lunedì, 02 Novembre 2020 10:16

Autore: Fiumicino-Online

Dott.ssa Farinato: "Una radice preziosa per il buon funzionamento degli organi polmonari"

di Elisa Josefina Fattori
 
In questo drammatico momento storico, in cui il buon funzionamento degli organi polmonari è fondamentale, la radice del Pelargonium Sidoides è più che mai preziosa.
 
L’antica medicina zulù - spiega la Dott.ssa Rita Farinato titolare della Farmacia "Farinato" via Trincea delle Frasche 211, Fiumicino -  con i suoi misteri legati ad una minuziosa conoscenza delle radici, ci accompagna in un viaggio straordinario nell’immenso potere delle piante. Ad esempio il Pelargonium Sidoides – ovvero “geranio Africano” – è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle geraniaceae e proviene dal Sudafrica. La sua crescita si sviluppa su terreni neutri ed alcalini e può raggiungere un’altezza di 270 cm. Le foglie hanno un odore pungente ed intenso, simile al nostro geranio. I suoi fiori a cinque petali sono di un acceso color porpora che sfuma nel viola scuro, lo stelo ha una caratteristica forma allungata, da qui il nome greco “pelagros” che significa “cicogna”.
 
“Umckaloabo” è il nome che i guaritori zulù hanno dato al decotto della radice di Pelargonium Sidoides: è una sintesi di “umkaluane” che significa “cura dei polmoni”, e da “ulhab” il cui significato è “malattia al torace”; ed è proprio dal nome “Umckaloabo” che prende il nome il componente fitoterapico “kaloba”, presente nei prodotti da banco delle farmacie. Sia le compresse, che lo sciroppo e l’estratto contengono 20 mg di estratto liquido essiccato di Pelargonium Sidoides.
 
Il kaloba, oltre alle riconosciute proprietà, si scopre un efficace aiuto nelle prevenzioni virali e, se integrato al lattulosio ed alla vitamina E, diventa un potente stimolante del sistema immunitario.
 
Le prime notizie storiche del Pelargonium Sidoides ci portano al 1897 quando Charles Henry Stevens, maggiore dell’esercito Britannico, partì alla volta della colonia sudafricana per curarsi dalla tubercolosi, essendo una meta suggerita da diversi luminari come “ultima ratio” per la guarigione dalla TBC.
 
Arrivato nella colonia britannica, Stevens si rivolse ad un guaritore zulù che lo curò con decotti di Pelargonium Sidoides. Il maggiore guarì e, al suo ritorno in Inghilterra, introdusse il geranio africano come cura essenziale contro la TBC, dandole il nome di “Stevens composition cure”. Da quel momento la radice di Pelargonium venne somministrata con esiti positivi a migliaia di pazienti affetti da tubercolosi e, negli anni cinquanta del secolo scorso, questa radice venne usata come terapia specifica sia per la TBC che per la bronchite acuta ed altre complicazioni respiratorie.
 
Questo straordinario preparato fitoterapico oggi è considerato anche un potente antivirale e – grazie alla presenza di cumarine, acido gallico e tanine – svolge un’importante attività immuno-modulante ed antibatterica contro i batteri gran positivi e gran negativi. Ciò avviene attraverso la produzione di sostanze come il monossido di azoto, tossico per i batteri, e l’acido gallico, in grado di attivare sia le cellule immunitarie che i meccanismi di difesa antagonisti delle infezioni.
 
L’azione antivirale si sviluppa grazie alla capacità del Pelargonium di inibire la potenzialità del virus nella cellula già infettata ed impedirne la replicazione. Il suo meccanismo d’azione si basa sull’attivazione di macrofagi concatenati al sistema immunitario aspecifico, le cosiddette “cellule spazzino”: questo fitocomplesso è in grado di secernere e liberare interluchine e tumornecrosisfactor, importantissimi attivatori della risposta immunitaria all’infezione.
 
La radice di Pelargonium, raccolta dopo 3/4 settimane è ricca di sostanze attive, principalmente di polifenoli, proteine, cumarine e carboidrati. La sua attività antivirale ed antibatterica si manifesta anche come fluidificante mucolitico, mentre con la decottazzione diventa un valido aiuto nelle debilitazioni post influenzali. Il Pelargonium – oltre alle sue proprietà antivirali ed antibatteriche – è altamente efficace nelle tonsilliti, rinosinusiti, e faringiti.

La sua composizione fitoterapica non presenta alcun effetto collaterale e studi clinici condotti su adulti e bambini ne dimostrano l’ampia tollerabilità.
 
Dott.ssa Rita Farinato titolare della Farmacia "Farinato" via Trincea delle Frasche 211 (Fiumicino)
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
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