Parco Leonardo: l'Associazione Pourquoi Pas dona defibrillatore all’I.C. G.B. Grassi di Via Varsavia

Venerdì, 21 Agosto 2015 12:21

Autore: Stefania Curzio

"Proponiamo corsi per formare i cittadini alle tecniche elementari del primo soccorso"

di Paolo Cacciuttolo, Presidente ACSD Pourquoi Pas
 
Il raggiungimento di un obiettivo, per noi importante, ci rende fieri del nostro progetto e soprattutto ci rende consapevoli del ruolo che può rappresentare un’Associazione, come Pourquoi Pas, in un quartiere come il nostro, Parco Leonardo.
 
E’ proprio questo che immaginavamo quando abbiamo avviato Pourquoi Pas. Una piattaforma di servizi, idee, proposte e iniziative che potessero agevolmente essere messe in campo e raggiungere traguardi importanti con il sostegno dei nostri soci.
 
Ebbene, partecipare ad una campagna nazionale per il primo soccorso, avviare una raccolta fondi per l’acquisto di un defibrillatore semiautomatico DAE e finalizzare l’impresa, è stato l’obiettivo più importante della passata stagione (2014-2015).
 
Avere uno strumento tecnico a disposizione delle scuole, delle palestre e del quartiere tutto, ci rende più sicuri nello svolgimento delle attività sportive e non solo. Si tratta di una particolare attenzione che dobbiamo avere nei confronti degli atleti affinché possano svolgere le attività sportive con la massima attenzione ma soprattutto con la massima sicurezza.
 
Inoltre, riteniamo importante sensibilizzare tutti gli atleti ad un controllo scrupoloso della propria salute. Spesso capita che i controlli che vengono fatti dalle strutture preposte non siano accurati come dovrebbero, sia per costi, sia per standard nazionali imposti. Per questo, sottoporsi periodicamente a dei controlli sul proprio stato di salute aiuta principalmente noi stessi nell’attività di prevenzione che chiunque dovrebbe sostenere.
 
Quando si pratica sport, a maggior ragione, è importante prima di intraprendere l’attività scelta, sottoporsi ad un parere medico e fare il giusto screening per valutare l’opportunità di iniziare lo sport che ci piace. E’ consigliabile, infatti, anche se le attività sportive praticate non sono agonistiche, sottoporsi ad una visita medico/sportiva approfondita che rilasci un apposito certificato agonistico. Questo per metterci nelle condizioni iniziali favorevoli e sottoporci alla pratica sicura dell’attività sportiva.
 
Un altro aspetto per noi importante è rappresentato dalla formazione degli istruttori, cooptati per lo svolgimento dell’attività sportiva. Infatti, chiediamo che siano formati e certificati per poter intervenire e praticare le tecniche del primo soccorso ed utilizzare il defibrillatore, perché precise manovre, ovvero due mani sul torace che comprimono ininterrottamente e con forza il torace di un soggetto/atleta in arresto cardiaco, possano salvare la vita.
 
Formare i cittadini è un obiettivo ancora più alto. In realtà, è importante che le nozioni di base sul primo soccorso laico per adulti e pediatrico, siano insegnate a tutti indistintamente. Dovremmo considerarlo come momento di formazioni personale, senza alcun obbligo. Per questo l’Associazione PqP ha proposto e proporrà nella prossima stagione corsi di primo soccorso (pediatrico e per adulti) per formare più cittadini possibili ad una cultura dell’emergenza intesa come conoscenza delle tecniche elementari del primo soccorso, con l’obiettivo di mettere gli stessi nella condizione di saper effettuare all’occorrenza un massaggio cardiaco prima dell’arrivo degli operatori del 118.
 
Ora che è stata approvata la legge dell’insegnamento del Primo Soccorso nelle scuole primarie e secondarie, finalmente si contribuirà a far crescere la coscienza della solidarietà civile, che si esprime anche nella disponibilità a soccorrere chi sta soffrendo o è in pericolo di vita e ha bisogno di aiuto. Far comprendere l’importanza del primo soccorso e formare i giovani e i cittadini all’intervento emergenziale è dunque anche un salto di civiltà.
E per quanto riguarda il defibrillatore che è stato acquistato grazie al contributo volontario dei nostri soci? Bene, speriamo di non utilizzarlo mai! Però è sempre meglio averlo a disposizione e saperlo utilizzare piuttosto che non poter far nulla ed aspettare solo le sorti del destino.
 
 
 
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