"Il lago dei cigni"

Venerdì, 11 Luglio 2014 14:51

Autore: Stefania Curzio

Nel magico scenario delle Terme di Caracalla la fiaba danzata de "Il lago dei cigni"

Se già lo scorso dicembre sul palcoscenico del Costanzi, al Teatro dell’Opera, la favola danzata "Il Lago dei cigni" aveva incantato il pubblico, nello scenario magico e suggestivo delle Terme di Caracalla, lo storico balletto, diretto da Micha Van Hoecke, con la popolare musica di Pëtr Il’ic Cajkovskij, eseguita dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, diretta dal Maestro Nir Kabaretti, accoglie ogni sera una platea variegata e attentadi turisti italiani, ma anche proveniente da mezzo mondo, dell’alta borghesia capitolina, ma anche di impiegati, studenti, pensionati, ragazzi e giovanissimi. Tutti insieme appassionatamente, incantati a soffrire, gioire e commuoversi per la storia della principessa Odette, tramutata in cigno dal perfido Rothbart, che tutte le notti a mezzanotte ritrova insieme alle sue compagne le sembianze umane per alcune ore. Una notte incontra il principe Sigfried che si innamora di lei e giura di liberarla. Quando per il diciottesimo compleanno del principe, viene dato un ballo al castello perché questi scelga una fidanzata da portare poi all’altare, appare Rothbart vestito da cavaliere con la figlia Odile abbigliata da cigno nero così da apparire in tutto simile a Odette.  Sigfried, sedotto, la sceglie come sposa, ma in quell’istante appare Odette, e lui capisce di esser venuto meno al giuramento e corre disperato verso il lago dove Odette e le sue compagne piangono per il loro destino. Riconoscendo di essere stato infedele viene comunque perdonato da lei, ma Rothbart scatena una tempesta e la storia termina con la morte di entrambi. Tragica e con accenni a omosessualità e complesso di Edipo, la versione dagli interessanti risvolti psicologici del coreografo francesePatriceBàrt, mentre in altre produzioni il lieto fine in cui Sigfried lotta contro Rothbart, rompe l’incantesimo e salva Odette e le sue compagne, trionfa.
 
Sul palcoscenico incastonato nella suggestiva scenografia naturale delle Terme di Caracalla, il Corpo di Ballo del teatro capitolino ha danzato e continuerà a danzare accanto a star internazionali. Nei ruoli principali si alterneranno infatti: Odette/Odile Liudmila Konovalova (First Solist alla Wiener Staatsballett; il 15 luglio) e Alessandra Amato (che proprio con il ruolo di Odette/Odile si è guadagnata il titolo di Prima Ballerina del Teatro dell’Opera di Roma lo scorso dicembre, nella serata dell’11 luglio); Principe Sigfried Paulo Arrais (Principal Dancer del Boston Ballet il 9); Dinu Tamazlacaru (Primo Ballerino Staatsballett Berlin, il 15) e l’étoile italiana Giuseppe Picone (l’11 luglio).
 
Le scene e i costumi sono di Luisa Spinatelli, la sartoria è affidata ad Anna Biagiotti e le luci allo stesso Barte Mario De Amicis.
Patrice Bàrt condensa in due atti il balletto originale, composto tra il 1875 e il 1876, costruendo un allestimento dal forte impatto emotivo dove assumono maggiore rilievo i personaggi della Regina madre e di Benno. Da sempre l’eterno contrasto tra cigno bianco e cigno nero, metafora della sempiterna antitesi tra Bene e Male, appassiona gli spettatori di tutte le generazioni. Il celebre Valzer, i pas de deux, e la Danses des petits cygnes seducono sguardi e anime in ogni parte del globo.
 
L’unica “nota stonata” è purtroppo il malcostume di taluni spettatori frettolosi che, senza minimamente attendere la fine dello spettacolo e dimostrando un’incredibile mancanza di rispetto verso chi ha appena offerto uno spettacolo straordinario, tra le proteste di chi vorrebbe ancora godersi l’atmosfera fiabesca e i saluti di tutti i protagonisti, si alza dalla poltrona pur di raggiungere prima degli altri l’uscita per il taxi o l’auto. E questo, purtroppo, accade spesso nei teatri italiani, ma non ce lo si aspetterebbe da un pubblico di livello, che probabilmente andrebbe “educato” con raccomandazioni, certo superflue ai più.
 
La programmazione di Caracalla continua poi con l’opera lirica, dal 14 luglio con “La Bohème” di Giacomo Puccini diretta da Daniele Rustioni, con repliche fino al 9 agosto, che si alternerà con  “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, diretto da Stefano Montanari, in scena dal 23 luglio all’8 agosto.
 
Appuntamento da non perdere e che metterà certamente d’accordo tutti sarà l’evento del 25 luglio, quandolo spettacolo “Roberto Bolle and Friends” vedrà esibirsi sul palco delle Terme di Caracalla l’étoile italiana con i più prestigiosi nomi del balletto internazionale.
 
Manuela Minelli
(Foto Francesco Squeglia)
 
Info su biglietti e prenotazioni: 06.4817003 – www.operaroma.it
 
 
 
 
 
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