Fiumicino: Annibale, rabdomante ecologista

Giovedì, 11 Luglio 2019 19:36

Autore: Fiumicino-Online

"Mi diverto con la mia bacchetta metto da parte i giocattoli dei bambini che sono finiti sotto la sabbia e i rifiuti che non sono stati raccolti"
di Rosaria Sabella
 
Le ore del mattino hanno l'oro in bocca, recita un vecchio proverbio a significare che sono proprio quelli i momenti più preziosi della giornata, quelli che rendono di più. Ce lo ripetevano spesso i nostri genitori e i nostri nonni quando battevamo la fiacca e non volevamo alzarci dal letto.
 
Un detto, quello dei nostri avi, che Annibale, nato in un paesino della Barbagia 67 anni fa, ha fatto suo da sempre. Prima della pensione, quando giovanissimo aveva iniziato a lavorare come manovale, per poi - nel 1997 - trasferirsi a Fiumicino dove ha continuato a lavorare nel settore edilizio.
 
Ma anche oggi che finalmente può godersi il suo tempo libero e si dedica a un hobby molto speciale, la rabdomanzia, una pratica antica che consente di localizzare acqua, metalli, tesori nascosti, petrolio e persino persone scomparse.
 
Lui però, Annibale, si accontenta di scovare e  raccogliere le monete scivolate nella sabbia ai bagnanti su quel tratto di arenile a Fiumicino Isola Sacra che nelle domeniche estive viene preso d'assalto da romani e turisti di passaggio.
 
La stessa spiaggia che ha fatto tanto parlare di sé in questi giorni per la sporcizia e i cumuli di immondizie immortalati da fotografi e videomaker che li hanno subito postati su Youtube facendoli diventare "virali"
Annibale, dal canto suo, il suo piccolo contributo alla causa dell'ambiente lo dà ogni giorno. E molto volentieri.
 
"Passo il tempo e mi rilasso. Monete se ne trovano sempre meno. Oro...neanche a parlarne - scherza - la  gente sta sempre più attenta a non perdere i pochi soldi che ha - spiega - ma mentre mi diverto con la mia bacchetta, metto da parte i giocattoli dei bambini che sono finiti sotto la sabbia. E i rifiuti più o meno nascosti che non sono stati raccolti. E rovinano il paesaggio".
 
Proprio accanto a noi un mucchio di palloncini e cotillons - resto di un improvvisato party notturno sulla spiaggia - che nessuno si è premurato di raccogliere quando la festa è finita.
"Ecco, vede cosa fanno? - dice mostrandomi il "bottino" recuperato questa mattina - E' un vero peccato. E' bello il nostro Paese. Teniamocelo da conto!". 
 
 

 
 
 
 
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