Corteccia di Magnolia officinalis: un vero estratto di giovinezza cellulare

Venerdì, 13 Novembre 2020 17:44

Autore: Fiumicino-Online

Dott.ssa Rita Farinato: “Nell’antica medicina cinese e nipponica era adottata come rinvigorente, antinfiammatorio e  antibiotico”

di Elisa Josefina Fattori

La pianta della magnolia - spiega la Dott.ssa Rita Farinato titolare della Farmacia "Farinato" via Trincea delle Frasche 211, Fiumicino - appartiene alla primordiale famiglia delle magnoliacee (il cui più antico fossile risale a 100 milioni di anni fa) e fu portata in occidente dal francese Pier Magnol, direttore del giardino botanico di Montpellier ed erede della tradizione erboristica di Nostradamus.
 
La magnolia è originaria del Nord e Centro America, mentre una qualità differente proviene dal continente asiatico e cresce fino alle pendici dell’Himalaya. I fiori, bianchi e di forma caduca, hanno minori proprietà terapeutiche della corteccia – ricca di sostanze attive – il cui estratto vanta un utilizzo millenario: nell’antica medicina cinese e nipponica era adottato come rinvigorente, antinfiammatorio, antibiotico e non solo. Le dame alla corte dell’imperatore cinese usavano l’estratto della corteccia di magnolia come unguento antirughe e tale abitudine cosmetica si diffuse anche in Giappone.
 
La moderna ricerca unisce alle proprietà antiossidanti, antibiotiche ed antinfiammatorie anche quelle sedative ed antidepressive grazie ai principi attivi del magnolio e dell’honakiolo, presenti – in differenti concentrazioni – in tutte le magnoliacee. La loro variabile dipende dalla qualità della pianta, dall’area di origine della stessa e dalla tecnica di estrazione utilizzata.
 
L’honakiolo è indubbiamente il principio attivo più potente dell’estratto. Ottimo antagonista dello stress ossidativo cellulare, forte alleato nella riparazione dei danni epatici causati da alte concentrazioni di paracetamolo, si è rivelato un co-inibitore delle neuro infiammazioni determinate da stati depressivi, decongestionando i recettori neuronici e diminuendo le sostanze infiammatorie. Ciò è ascrivibile alla proprietà riducente dell’honakiolo dei livelli di calcio libero, controllando il metabolismo del triptofano ed aumentando la produzione di metaboliti neuro-protettivi.
 
L’honakiolo è inoltre un alleato del testosterone: negli uomini è in grado di inibire l’effetto delle 5-alpha-reduttasi e degli enzimi aromatasi, che intaccano il testosterone causando unimmediato invecchiamento tissutale. Non presenta effetti collaterali per le donne in gravidanza ma si raccomanda di rispettarne il dosaggio che non deve superare i 240 mg/kg.
 
Dott.ssa Rita Farinato titolare della Farmacia “Farinato”, via Trincea delle Frasche 211 (Fiumicino)
 
 
 
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