A pesca di parole

Martedì, 20 Ottobre 2015 16:55

Autore: Stefania Curzio

Come migliorare, attraverso la  conoscenza delle parole, le relazioni tra donne e uomini
 
 di Stefania Quarti
 
Parola (s.f.): complesso di suoni articolati mediante i quali si esprime una nozione generica, che si precisa e si determina nel contesto di una frase. 
Le parole sono uno degli strumenti che usiamo per comunicare, per rappresentare un’emozione, per relazionarci con altre persone. Ci sono parole gentili, affettuose, sincere, che ci riempiono di gioia, avvolgenti (sei tutta la mia vita). Ci sono anche parole offensive, piene d’odio (sei una persona inutile) che ci causano sofferenza, e parole non coerenti con le nostre azioni: “Parole parole…soltanto parole tra noi”, cantava Mina assieme ad Alberto Lupo molti anni fa, a rappresentare un rapporto di coppia che non funzionava più. 
Ce ne sono anche altre che, nella loro semplicità, hanno cambiato il corso della storia. Il “NO” di Rosa Parks pronunciato di fronte all’invito a lasciare il posto ad un bianco su un autobus, diede inizio nel 1955, ad una battaglia contro le ingiustizie e la segregazione razziale in Alabama. Oltre all’utilizzo delle parole, è altrettanto importante la loro conoscenza, che può aiutarci a capire i cambiamenti del nostro tempo e a decidere in quale direzione procedere, assumendoci la responsabilità della nostra vita. 
Volta per volta andremo “A pesca di parole”, ma quali? Parole che ci potranno aiutare a migliorare le relazioni tra uomini e donne, nel rispetto dei diritti degli uni e delle altre, e quindi parleremo di diritti, di discriminazioni, di pari opportunità, di strumenti per il contrasto alla violenza sulle donne, perché non vogliamo più essere uccise da mariti, compagni o ex partners poiché abbiamo, tutte e tutti il diritto ad essere felici.
Alle prossime parole: Parità e Pari Opportunità




 
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