La tentazione di essere vento

Lunedì, 02 Marzo 2015 16:18

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"I disturbi alimentari" una fame d’amore

Nell'ambito di Mirabello Cultura 2015, la rassegna della Casa della Poesia di Monza, performance teatrale di Compagnia MASKERE: La tentazione di essere vento. Tema: i disturbi alimentari
Testi di Silvia Giacomini e Manuela Minelli
 
“Un corpo che divora se stesso è un grido. È un disperato atto di scrittura del dramma umano di esistere”. Così scrive Silvia Giacomini, autrice della raccolta poetica La tentazione di essere vento (La Vita Felice 2014), nella sua nota introduttiva al volume in cui anoressia e bulimia sono i contenuti trattati in una specifica sezione dedicata al problema dei disturbi alimentari. La Compagnia teatrale Maskere ha ascoltato quel “grido” e, con l’intento di propagarlo al pubblico per sensibilizzare l’attenzione sull’argomento, ha realizzato la performance teatrale La tentazione di essere vento, miscelando estratti dai testi poetici di Giacomini con inserti tratti dal racconto Gala di Manuela Minelli (dal volume Femmine che mai vorreste come amiche, La Vita Felice 2014).
 
La rappresentazione debutterà il 3 marzo 2015 a Monza (ore 20.30) nella suggestiva Sala Maddalena, nell’ambito delle proposte di Mirabello Cultura 2015 della Casa della Poesia di Monza con la partecipazione delle autrici, a seguire il 5 marzo (ore 21.00) al Centro Polifunzionale di Opera (Mi), evento a cui farà seguito un intervento delle psicologhe Simona Chiozzi e Arianna Ghirighelli di ABA Milano - Associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia e la bulimia e i disordini alimentari, e vedrà come quinte le opere dell’artista Daniela Moscadelli;lo spettacolo verrà riproposto il 6 marzo a Lacchiarella (Mi) – ore 21.00 nella splendida cornice de La Rocca.
Floriana Sechi, Cecilia Drago, Marco Merenda, Chiara Malpezzi, Sara Tesco, Francesca Laquintana, Diana Battaggia, sotto l’abile regia di Nadia Bruno, daranno voce a “quella sofferenza che si misura tragicamente con l’inadeguatezza delle parole a renderne testimonianza, che non trova altro modo di farsi ascoltare che incarnarsi in un grido di silenzio, perché sotto il simile, o identico, involucro della magrezza eccessiva c’è una sofferenza profonda e incomparabile che, dietro lo stigma delle generalizzazioni diagnostiche, porta il nome unico della persona che la vive”.
Il periodo individuato per le rappresentazioni è intorno al 15 marzo, data in cui si terrà la quarta edizione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla contro i Disturbi Alimentari, giornata nata con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sui Disturbi del Comportamento Alimentare, anche attraverso la testimonianza di coloro che hanno sofferto e soffrono di DCA e dei loro familiari. I disturbi alimentari sono un modo per comunicare sofferenze quali lutti, abbandoni, abusi e maltrattamenti spesso in età precoce.  Pensare in modo ossessivo al “cibo-corpo-peso” diventa un anestetico che permette di non sentire la sofferenza. È un’auto-cura. Questo è un modo per sopravvivere. In Italia sono oltre 3 milioni di persone a soffrire di DCA (disturbi del comportamento alimentare), oltre l’ 80% hanno subito abusi e maltrattamenti. Nell’ 85% dei casi si tratta di donne adulte, adolescenti e bambine. Negli ultimi anni il fenomeno riguarda anche gli uomini (circa il 20%). Questi disturbi non devono essere scambiati per malattie dell’appetito. Sono disagi psicologici profondi, “malattie dell’amore”. L’approccio nutrizionale non  permette di elaborare le autentiche cause di questa grave patologia che copre una disperata fame d’amore.
L’anoressia e la bulimia sono la più grave forma di dipendenza che esita nonostante siano ancora sommerse.
 
“L’anoressia e la bulimia sono il sintomo tangibile di un dolore che non si vede, di un disagio psicologico lungamente incubato, segno di una crepa nella memoria o nella vita famigliare. La persona anoressica e la persona bulimica sono come il gatto dei cartoni animati che inseguito dal grosso cane del quartiere si arrampica velocemente in cima a un albero, per cercare il rifugio e la protezione che non saprebbe trovare altrove. Da lassù guarda con sufficienza e sollievo ciò che dal basso lo minaccia. Da lassù è sicuro di avere un controllo totale, a trecentossanta gradi, del mondo sottostante. In più, se scendesse dovrebbe anche fare i conti con ciò da cui si era messo al riparo”.
 
Due milioni di adolescenti in Italia soffrono di disturbi alimentari. L’età in cui questo disagio compare si è abbassata, nel 40% dei casi si manifesta infatti tra i 15 e i 19 anni ma si può palesare anche già a 8-12 anni. A soffrire di bulimia sono circa 1,45 milioni e di anoressia 750mila. Solo 880mila (il 40%) ammettono l’esistenza del problema e soltanto 130mila prendono parte a un percorso terapeutico.
I disturbi alimentari sono la seconda causa di morte tra gli adolescenti, e sono in particolare le ragazze a soffrirne, anche se è in aumento tra i ragazzi.
 
 
 
 
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