L’ENERGIA BUONA DEL REIKI

Lunedì, 26 Aprile 2021 11:01

Autore: Fiumicino-Online

Una delle tecniche più efficaci per raggiungere stati di distensione e rilassamento

di Flavia Negozio
 
La parola Reiki risulta dall’accostamento di due caratteri giapponesi: rei, “spirituale” e ki, “energia”. Il Reiki è una disciplina di origine giapponese, una delle tecniche più efficaci per raggiungere stati di distensione e rilassamento. Durante la seduta, infatti, si ottiene un rilassamento profondo con riduzione dell’ansia, della pressione arteriosa e delle tensioni muscolari.
 
Il Reiki è oggi riconosciuto dall’OMS, che lo affianca alla terapia convenzionale in numerosi centri ospedalieri di tutto il mondo. In Italia è praticato a Milano presso gli ospedali san Carlo e san Raffaele, ad Asti presso il reparto di oncologia. Ben più ampia è la diffusione in America, dove più di 800 strutture lo affiancano a terapie tradizionali. Il Reiki rientra nelle Healing touch ed è una delle tecniche più studiate scientificamente e clinicamente a livello internazionale.
 
MA IN COSA CONSISTE? Volendola definire in dettaglio, questa antica arte giapponese consiste in una pratica che comprende esercizi di guarigione, pulizia, concentrazione e meditazione. Tramite queste tecniche è possibile sviluppare livelli sempre più alti di chiarezza, equilibrio e armonia, risvegliando in noi un senso di gioia, pace, saggezza e compassione. Il termine “guarigione” è inteso come sinonimo di felicità, compimento e illuminazione. Il Reiki è una via per l’autorealizzazione. Aiuta a condurre una vita semplice, armoniosa e consapevole.
 
SU COSA VA A LAVORARE? Questo trattamento va a lavorare sul nostro riequilibrio interiore. Si fonda sull’utilizzo di simbologie sacre specifiche che possiamo considerare come chiavi d’accesso per aprire porte verso la mente superiore. L’attivazione di una specifica intenzione o convinzione è in grado di portarci a risultati specifici.
 
IL REIKI NON HA CONTROINDICAZIONI Il Reiki non è e non vuole porsi come una terapia, non è una religione e non ha scopi ideologici o politici, rispetta ogni credo religioso e ogni convinzione personale. Non può sostituire la medicina e non è un’alternativa ai farmaci. Può, però, supportare ogni terapia e favorisce il processo naturale di aiuto-guarigione tramite la canalizzazione dell’energia. In virtù delle sue caratteristiche non ha controindicazioni ed è adatto a tutti, inclusi i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani.
 
IL REIKI NON CURA IL SINTOMO MA VA ALLA RICERCA DELLA CAUSA Il Reiki è energia intelligente, non viene influenzata dalla nostra mente. Esso non cura il sintomo, ma va alla ricerca della causa. Ognuno di noi è nato con la capacità di utilizzare l’energia, che il Reiki va a risvegliare. Nel corso della vita a causa di condizionamenti imposti dalla società e dalla cultura è come se dimenticassimo come si fa a disporre di questa energia innata: per questo abbiamo bisogno di riattivarla. Il praticante di Reiki è solo un “canale energetico” durante il trattamento. Ciò significa che l’energia non viene né donata né ricevuta durante uno scambio Reiki, viene solo attivata. Per quanto riguarda il concetto di “guarigione” attraverso l’imposizione delle mani, stiamo parlando di un concetto antico e conosciuto in molti popoli.
 
Quante volte, quando abbiamo dolore portiamo spontaneamente le nostre mani su quella parte? Volendo allargare un pò i nostri orizzonti, basti pensare a tutti i grandi iniziati, tra cui Gesù e Buddha, che hanno utilizzato le loro mani per guarire o apportare un cambiamento. Insomma, abbiamo le mani, abbiamo l’energia, non ci resta che iniziare a metterla in circolo.
 
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