Dalla lotta alla mafia al romanzo poliziesco: la carriera parallela di Antonio Del Greco

Venerdì, 30 Ottobre 2020 11:51

Autore: Fiumicino-Online

Da ieri nelle librerie Inferno Capitale il quinto libro scritto a quattro mani con il cronista Massimo Lugli

di Rosanna Sabella
 
Dalla cruda realtà - quella della malavita romana degli anni 80 - alla fiction.
 
Un percorso insolito per un poliziotto venuto dalla gavetta e dopo i primi incarichi alla Questura di Milano, diventato Dirigente della Omicidi, poi Questore di Roma.
 
Ma Antonio del Greco, romano classe 1953 e cittadino di Ostia (dove ha combattuto in prima linea il sodalizio criminale fra mafia, camorra e trame nere sul Litorale romano) alla narrazione ci ha ormai preso gusto.
 
Fu quella collaborazione - nata quasi per caso con Pietro Valsecchi - a segnare l'inizio di una carriera parallela per Del Greco che inizialmente riluttante ("vedevo la mia carica istituzionale decisamente incompatibile con la proposta della produzione televisiva" ammette) accettò infine la scommessa.
 
"Già da tempo l'allora Comandante della Squadra Mobile Fernando Masone era alla ricerca di una strategia per rilanciare l'immagine della polizia di Stato - racconta Del Greco - pesantemente intaccata negli anni di piombo dalle figure  dei celerini armati di manganello".
 
La scommessa fu vinta. E la serie televisiva Distretto di Polizia che fu trasmessa per la prima volta da Canale 5 il 26 settembre settembre 2000, si protrasse per ben 11 stagioni.
 
Oggi, il dottor Antonio del Greco, che ha all'attivo una trentina di serie televisive e telefilm, ha deciso di dedicarsi alla narrativa.
 
Il suo Inferno Capitale - il quinto volume di una serie scritta a quattro mani con il giornalista Massimo Lugli - è di fatto un romanzo ispirato al caso di Joe Codino, lo stupratore seriale di Montesacro dal bel volto tormentato che chiedeva scusa alle sue vittime. Un caso controverso che suscitò molti interrogativi dalla fine degli anni Novanta in poi.
 
Il protagonista di questa opera, diversamente dall'originale, non si limta alle molestie e allo stupro. Uccide le donne che perseguita dopo averle sfigurate a suon di botte. Ed è proprio il ritrovamento nel parco di Villa Ada del cadavere di una autrice televisiva ad aprire le indagini che si dipaneranno in una Roma oscura, notturna e violenta attraverso svariati colpi di scena, alla ricerca del colpevole. Tra le righe sgorga anche tanta umanità.
 
"Avete presente i film dove poliziotti impassibili assistono (...) alle ricognizioni sui cadaveri squartati e mutilati? - si legge nel primo capitolo - Beh, dimenticatele: Agenti e Carabinieri non hanno studiato medicina, non si sono temprati con le autopsie e di certi spettacoli farebbero volentieri a meno".
 
Insomma, gente come noi, quelli che indossano la divisa, e che come Angela Blasi - il vice questore promossa a funzionario dopo l'inchiesta sul Canaro della Magliana cui sono state affidate le indagini sul misterioso caso dell'Avvoltoio (cosi' viene ribattezzato il presunto killer) - può giurare in anticipo che dopo l'obitorio salterà la cena.
 
"Libro sfortunato - commenta l'autore dal suo profilo Facebook - doveva uscire ad aprile, rinviato ad ottobre causa Covid, ed ora la doccia fredda della mancata presentazione. Che dire? Il libro è bellissimo, forse il più belllo che abbiamo scritto. Ma il 28 ottobre sarà comunque in vendita - assicura Del Greco.
 
Chi non ha provato, almeno una volta, il desiderio di conoscere come funziona un’indagine, di seguirne lo svolgimento passo dopo passo, su strada e negli uffici dei commissariati di polizia o dei reparti speciali? Ebbene, questa è l'occasione giusta per soddisfare la nostra curiosità. Il libro, tra l'altro, scritto in uno stile snello e scorrevole, si legge tutto d'un fiato.
 
 
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