Fiumicino: scoperto eternit abbandonato

Autore: Fiumicino-Online

La Capitaneria di Porto sequestra un'area di 1580 mq in via del Pesce Luna

Continuano serrati i controlli in materia di tutela Ambientale lungo la costa al fine di prevenire l’immissione di sostanze inquinanti e nocive nelle acque e nell’aria. Nelle prime ore della mattinata, il personale militare della Capitaneria di Porto di Roma, a seguito di indagini disposte direttamente dal Comandante Lorenzo Savarese e coordinate dalla Direzione Marittima di Civitavecchia, ha portato al termine una operazione di Polizia giudiziaria accertando la presenza di una notevole quantità di materiale nocivo "eternit" altamente inquinante, in prossimità della costa della città di Fiumicino e più precisamente all’interno di un vecchio stabile  abbandonato lungo la spiaggia in via del Pesce Luna.

I militari della Capitaneria di Porto, oltre a constatare l’abbandono di rifiuti speciali pericolosi di vario genere (batterie, pneumaici, plastiche, vernici), nello specifico, sono risaliti anche all’abbandono di due grossi cumuli pulverulenti di eternit di circa 100 mc totali ed altresì di altre superfici di circa 340 mq totali di eternit in stato evidente di degrado.

Dal 1992 infatti, l’uso dell’eternit (dal latino aeternitas, eternità) è vietato in Italia con la legge n. 257 del marzo 1992 (con le modifiche apportate dalla legge 24 aprile 1998, n. 128, dalla legge 9 dicembre 1998, n. 426, dal decreto-legge 5 giugno 1993, n. 169 e dal decreto-legge 1 ottobre 1996, n. 510 ) che ne stabilisce altresì i termini e le procedure per la sua dismissione ed estrazione.
La pericolosità dei prodotti in cemento-amianto è dovuta alla possibile liberazione di fibre di amianto che normalmente sono legate alla malta cementizia che  è ormai comunemente dimostrato che anche bassissime esposizioni a polveri di amianto possono indurre un ben preciso tumore polmonare (il mesotelioma pleurico).
 
Al termine dell’operazione, l’intera area complessiva di circa mq.1580 è stata immediatamente posta sotto sequestro probatorio e cautelativo.
Nel contempo la Capitaneria di Porto  ha provveduto a denunciare il proprietario dell’area alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia per il reato di “abbandono e deposito incontrollato di rifiuti pericolosi  sul suolo e nel suolo” e a comunicare agli Enti istituzionali di competenza la notizia per i provvedimenti successivi.