Legio XIII Roma. Intervista esclusiva a Valerio ”Thorin” Briganti

Venerdì, 24 Maggio 2019 20:21

Autore: Matteo Fasano

"Il mio obiettivo è quello di alzare la coppa del CIF9, con questa squadra e con questa famiglia"
Siamo giunti ormai alla fine della stagione, ma per concludere non poteva mancare una intervista a Valerio ”Thorin” Briganti, in forza alla Legio XIII Roma del presidente Tancioni, dove ricopre il ruolo di guardia sinistra nell’attacco guidato dall’HC Valerio Bozzarini e coordinato da Francesco Moro, con la maglia numero 65.
 
Ciao Valerio presentati, iniziamo con la classica domanda, quando e come hai iniziato a giocare a football, raccontaci un pò? "Ciao a tutti i lettori di Fiumicino Online! Questa è la mia carriera: ho iniziato a giocare a football 4 anni fa, quando mi trasferii per un periodo a Cave. Non conoscendo nessuno, prima di trasferirmi, iniziai a curiosare su internet per cercare qualche attivitá sportiva da poter fare nella zona, così scoprii che proprio a Cave c'era una squadra, gli allora Minatori Cave, dunque contattai il presidente che mi diede, dopo una calorosa accoglienza, tutti i dettagli".
 
E’ da poco finito il campionato per la tua squadra, come valuti stagione? "Questa stagione la valuto soggettivamente, in maniera molto positiva. Abbiamo perso realmente soltanto una partita. Mi spiego meglio, mentre per le ultime tre sconfitte, ci siamo visti sfumare la vittoria davanti agli occhi all'ultimo quarto, la partita di andata contro i Minatori, è stata l'unica vera partita nella quale abbiamo perso sonoramente. Comunque abbiamo prodotto statistiche davvero interessanti, e portato a casa punteggi che negli anni precedenti mai neppure ci saremmo sognati. Se la valuto in maniera oggettiva, questa stagione ha avuto luci e ombre. Siamo migliorati moltissimo grazie all'impegno di tutti e di tutto lo Staff e la Società, ma abbiamo collezionato soltanto 2 vittorie che ci hanno comunque relegato in ultima posizione, dunque abbiamo tanto da lavorare".
 
Dai racconta ai nostri lettori il tuo momento magico e la tua più amara delusione "Il mio momento magico, direi che é stata la vittoria contro i Minatori. Una partita che ho da sempre sentito particolarmente in quanto restano pur sempre i miei primi compagni, quindi è stata quasi una 'partita nella partita', e da quando li abbiamo affrontati in Terza Divisione, avevamo sempre perso. Vincere quella partita, è stata un'emozione indescrivibile, anche perchè è stata la nostra seconda vittoria stagionale. La mia più amara delusione è stata, anzi, sono state le due sconfitte contro i ragazzi dei Fighting Ducks. Abbiamo condotto la partita per tre quarti, ma si sa che 'la partita non è finita fino a che l'arbitro non fischia' e questa frase mi risuonerà per sempre nella mente, 'ad imperitura memoria'. I nostri avversari sono stati più determinati, più grintosi e non hanno mai mollato fino alla fine, recuperando e andando a vincere. Onore a loro. Per noi però, e soprattutto per me, è stato un grande grande dolore, pregustare la vittoria e vederla svanire proprio agli ultimi secondi".
 
Come giudichi la tua performance in questa stagione? "La mia performance? Nonostante i molti errori, la valuto molto positivamente. Quest'anno, dopo 3 anni, ho finalmente avuto sempre nella mia mente cosa fare e come farlo, senza il timore di sbagliare o l'esitazione. Chiaramente poi non spetta a me l'analisi, ma al Coaching Staff. Tuttavia mi darei ottimisticamente un 7, vale a dire ... il ragazzo si applica ma potrebbe dare di più".
 
Ci sono stati alcuni nuovi innesti quest’anno, come ti sei trovato con i tuoi compagni? "Con i miei compagni mi sono trovato bene, complessivamente. Chiaramente ci sono stati alti e bassi, litigi, incomprensioni, ma come in ogni grande famiglia, ci può stare. Eppure abbiamo tutti lottato per l'obiettivo comune. In particolare sono stato davvero molto felice di avere con noi il piccolo grande Fargo, il nostro Legionario d'Acciaio e Antonio Mosca dai Black Tide Catanzaro, che ha saldato il suo debito con me ahahah. Spiego meglio, quando un ragazzo nuovo dell'offense, entra in squadra, lo accolgo dicendo che ha un debito con me di un touchdown, e lui l'ha saldato!".
 
Il programma del coaching staff ti ha soddisfatto? "Il Coaching staff ha fatto un lavoro egregio, e non saremmo arrivati a questo punto senza la loro costante direzione. Sono molto soddisfatto".
 
Cosa è mancato per arrivare alla postseason? "Per arrivare alla post season è mancata una sola cosa fondamentale, l'esperienza. Quella che ti fa stare con i nervi saldi e concentrati quattro quarti, quella che non ti fa cantar vittoria fino al triplice fischio. Potrei parlare di sfortuna, ma sarebbe una giustificazione, e con le giustificazioni non si ottengono i risultati. Ma questa stagione prossima ventura, avremo accumulato ulteriore esperienza che secondo me ci permetterà di compiere quel passo in più, e staccare il biglietto per la post season".
 
Come vedi il futuro della squadra, e quali sono i tuoi obiettivi? "Il futuro, dipenderà solo e soltanto da come decideremo noi. Arrivati a questo punto, siamo assolutamente artefici del nostro destino. Se vogliamo arrivare in alto, tra le grandi del football italiano, dobbiamo continuare a lavorare sodo e con maggiore intensità, seguendo le direttive del Coaching Staff. Abbiamo dato parecchi grattacapi a molti, questa stagione, alla prossima, potrebbero diventare pesantissimi mal di testa, ma dipende solo da noi stessi. I miei obiettivi? Ho due grandi sogni nel cassetto, uno individuale, ed uno collettivo. Quello individuale, sarebbe riuscire a giocare un All Star Game, e quello collettivo, sarebbe alzare la coppa del CIF9, con questa squadra e con questa famiglia".
 

 
 
 
 
 
 
 
Vota questo articolo
(3 Voti)
Pubblicato in Sport
Etichettato sotto