La politica d’avanguardia del Fiumicino Calcio 1926

Sabato, 09 Gennaio 2016 19:32

Autore: Matteo Fasano

La valenza educativa dello sport per dare ragazzi migliori al futuro

di Gianluca Zanella
 
Siamo andati a trovare i dirigenti del Fiumicino Calcio, la società storica nata nel 1926, e abbiamo parlato con il vice presidente del settore giovanile Stefano Costa, presidente anche dell’associazione “We love Simone”, per capire meglio quale sia la politica di questa realtà ormai ben radicata sul territorio.
 
"Il progetto – ha detto Costa – è nato quattro anni fa grazie all’attuale presidente, Simone Munaretto, e grazie ad un team di persone fermamente convinte nel creare non solo una scuola calcio, ma un punto di riferimento per Fiumicino e tutto il comune".

E in effetti è proprio su questo aspetto che Stefano Costa ci tiene a insistere il progetto, che lui e i suoi colleghi, stanno portando avanti di propone ed insegnare il calcio ai ragazzi, ma non solo. Accanto alla parte più prettamente tecnica, tutti i dirigenti e i mister sono impegnati nel trasmettere ai ragazzi prima di tutto il senso di aggregazione, i valori umani e la solidarietà verso il prossimo, nonché l’importanza dell’impegno scolastico, che non va certo tralasciato.
 
Vogliamo approfondire proprio questo aspetto e ci facciamo raccontare nel dettaglio da Costa quelli che sono alcuni aspetti di questa strategia decisamente all’avanguardia per fare scuola calcio: "Soprattutto da quest’anno – spiega Costa – stiamo tentando di mettere a punto una metodologia innovativa che avrà sicuramente bisogno di tempo per prendere piede".
 
Il vice presidente si riferisce al progetto di creare delle squadre omogenee, fornendo a tutti lo stimolo per crescere tecnicamente e spiritualmente; è consuetudine di quasi tutte le scuole calcio quella di formare dei gruppi ben distinti in base alle capacità dei ragazzi, prevaricando così l’integrazione degli elementi meno abili o semplicemente meno estroversi.
 
Possiamo affermarte che il Fiumicino Calcio va in controtendenza, decidendo che da quest’anno non esisteranno più categorie distinte, ma verrà data a tutti i ragazzi l’opportunità di mettersi alla prova "Tanto – aggiunge Costa – se dovesse capitare tra i nostri ragazzi qualcuno che da grande farà del calcio la propria professione, verrebbe fuori in ogni caso".

Un’iniziativa questa che, se ben attuata, porterà sicuramente i suoi frutti. "Gran parte delle società – ci dice il vice presidente – usano il calcio per dare un futuro migliore ai ragazzi. Noi del Fiumicino Calcio usiamo questo sport per dare ragazzi migliori al futuro".

È forse una frase preparata, ma rende perfettamente l’idea di quella che è la politica dell’attuale dirigenza, che potremmo certamente definire “illuminata”, nel panorama troppe volte torbido del calcio dilettantistico.
 
Facciamo una panoramica dei risultati raggiunti nell’anno appena trascorso: Costa ci dice che il 2015 ha regalato grandi soddisfazioni: tre campionati provinciali vinti, che hanno permesso alle squadre agonistiche di accedere per il 2016 al campionato regionale, dove già si stanno distinguendo.
 

Viene poi toccato il tasto, purtroppo dolente, del comportamento durante le partite, sia in casa che in trasferta. La Fiumicino Calcio ha come base fondante l’educazione, quella con la "E" maiuscola. Tanto i mister quanto i dirigenti premono molto su questo fronte, tanto da organizzare almeno una volta al mese un incontro con le varie categorie sul tema del comportamento da adottare durante una partita. Si cerca di insegnare ai ragazzi ad essere civili e a comprendere quando gli altri dimostrano di non esserlo; molto spesso dietro un comportamento scorretto ci sono i genitori stessi, che dagli spalti in certe occasioni non danno il buon esempio, ma la tendenza è quella di correggere sin da subito certe tendenze che alla lunga si rivelano dannose per tutti. A chi non si comporta a modo viene innanzi tutto offerto un aiuto per comprendere e migliorare la propria condotta; quando poi ci si scontra contro un muro, la società è costretta a prendere provvedimenti.
 
Terminato l’incontro, chiediamo a Stefano Costa di parlarci brevemente di alcuni eventi passati e degli appuntamenti più attesi per il 2016. "L’8 dicembre – ci racconta – è stato organizzato un torneo per i più piccoli, cui hanno partecipato moltissime persone. Abbiamo invitato tante altre società e siamo stati onorati anche dalla presenza dell’accademia Nereo Rocco di Napoli. È stata una bellissima giornata di festa".

Ci parla poi dei tornei organizzati in occasione dell’Epifania e poi, per il 2016, ci invita a partecipare, per quello che sarà l’evento catalizzatore di un’intera stagione: il quinto memorial dedicato a Simone Costa, che si terrà a maggio. L’associazione We love Simone, di cui Stefano, papà di Simone, è il presidente, si occupa da cinque anni del rapporto con i giovani, nell’intento di trasmettere, anche attraverso lo sport, una serie di valori sani e organizzando anche delle raccolte alimentari a supporto delle famiglie più disagiate del territorio.
 

La chiacchierata con il vice presidente si conclude qui, ricordandoci i portali attraverso i quali tenersi in contatto con il Fiumicino Calcio e con l’associazione We love Simone: per la prima si può fare riferimento al sito internet www.fiumicinocalcio.com e alla pagina Facebook: Fiumicino 1926. Per la seconda invece si può visitare il sito www.welovesimone.com
 
 
 
 
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Pubblicato in Sport