Il presidente, Simone Munaretto, carica l’ambiente “obiettivo promozione”
Meno uno all’esordio. Meno di 24 ore e sarà campionato. Fine delle attese. Il presente si chiama prima categoria. Il sogno è la Promozione al primo colpo. Il presidentissimo, Simone Munaretto, dopo un’estate “low profile” ha rotto gli indugi. S’è caricato società e squadra sulle spalle. Ha tirato la carretta. Caricato l’ambiente sotto voce. Oggi è uscito allo scoperto: “Dobbiamo dare il massimo. Giocare con la testa, il cuore e le gambe”. L’obiettivo sta lì, lo conoscono anche i sassi. Ma non si snaturerà il lavoro di un anno: “Stiamo cercando di dare un significato a questo sport – ha detto – quando la società disputava l’Eccellenza, le altre categorie erano poco considerate. La Scuola Calcio, per esempio, aveva solo 50 bambini: non ha senso. Oggi è tutto diverso. Ci sono 180 ragazzi solo nella scuola calcio che riempiono tutti i giorni il Garbaglia. Vogliamo introdurre un nuovo concetto, quello della maglia. Il nostro capitano è stato il primo a rinunciare al rimborso per un’ideale. Lo sport dei dilettanti deve tornare a girare intorno ai valori e non ai rimborsi spese”. Valori e scuola calcio. Il mantra del nuovo corso rossoblù sta tutti qui. Allevare i “baby campioni” che domani comporranno l’ossatura della Banda Rossoblù. “In prima squadra ci sono giocatori con esperienza ma anche diversi giovani con un importante passato alle spalle. Davanti a noi c’è una sfida, entusiasmante e affascinante: riportare subito il Fiumicino in Promozione. Nessuno dei ragazzi si è tirato indietro. Tutti hanno risposto presente al nostro appello”. La società non s’è nascosta. Gli obiettivi sono lì, scritti a caratteri cubitali: “Vogliamo vincere almeno una categoria Regionale fra Allievi e Giovanissimi. La Juniores, per ora, punta a un buon campionato e far crescere nel migliore dei modi i tanti ragazzi di belle speranze che la compongono. La prima squadra? L’obiettivo è tornare in Promozione il prima possibile”.
