Servizio mense, l'Amministrazione comunale replica al consigliere Calicchio

Giovedì, 07 Marzo 2013 17:06

Autore: Erica Fasano

"Calicchio controlli il proprio operato per evitare di fare brutte figure, per la credibilità del suo partito"

Torniamo a parlare del servizio di mense scolastiche nel Comune di Fiumicino, pubblicando la replica all'Amministrazione comunale alla lettera inviata al Sindaco Canapini, dal Consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio, in merito alla polemica sull'affidamento del servizio di refezione scolastica.
 
"L’amministrazione comunale, a differenza di quanto affermato dal consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio, non ha fatto alcuna difesa d’ufficio dell’azienda Vivenda ma risposto, con trasparenza e limpidezza, all’interrogazione annunciata tramite stampa dal Pd: questo per evitare che l’esponente di opposizione dovesse fare un accesso agli atti che magari gli avrebbe portato via qualche giorno.
 
Che il Partito democratico non abbia mai messo in dubbio 'l’atto amministrativo' è abbastanza singolare visto che il consigliere Calicchio in uno dei suoi soliti slanci ha pubblicato su un social network la frase: 'domani chiederò i verbali di gara e i documenti per verificare se abbiamo dato il servizio a dei corrotti… sarà stata una svista?', gettando ombre sull’operato dell’amministrazione, del quale risponderà nelle sedi opportune.
 
Proprio per la trasparenza che questa amministrazione ha sempre perseguito, si è reso pubblico in tempo quasi reale la scelta della società che aveva vinto la gara per il servizio mense ed elencato tutti i dettagli della gara. Calicchio ci deve far sapere se da noi pretende trasparenza o meno: quando diciamo le cose è sbagliato, quando non le diciamo pure. O è confuso o tenta di arrampicarsi sugli specchi dopo l’ennesima brutta figura pubblica.
 
È assolutamente falso che gli uffici abbiamo fatto richiesta del Durc dopo l’interrogazione del Pd. Evidentemente non sa che queste cose seguono una procedura fissata dalla legge e non avvengono perché lo chiede il Partito democratico. Il Durc poi viene richiesto all’Inps che lo invia agli enti pubblici: il termine di 48 ore preteso da Calicchio è dunque etichettabile come il solito tentativo di farsi pubblicità a basso costo. Anche qui, senza offese, si informi meglio per evitare brutte figure.
 
Quanto alla tutela degli utenti si risponde da solo: servizi migliori a prezzi, per la cittadinanza, rimasti invariati da tre anni, con le rette più basse dell’intera Regione Lazio. Per quanto riguarda invece i dipendenti della Vivenda, non siamo certo noi a doverli tutelare ma la magistratura che sta indagando. Abbiamo comunque già annunciato che se il Durc fosse negativo provvederemo per legge ad affidare il servizio mense alla seconda classificata. Per quanto riguarda la pubblicazione del documento e la trasparenza non si preoccupi, come abbiamo sempre fatto, informeremo tutti.
 
Ultimo appunto: capisco che Calicchio debba fare il suo dovere e controllare l’operato di una compagine che può anche non essere infallibile. Ma a volte però farebbe meglio a far controllare anche il proprio di operato, per evitare di fare queste figure, davvero brutte per la credibilità del suo partito".
 
 
 
 
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Pubblicato in Politica