Scuole. LeU: "Città Metropolitana garantisca il diritto allo studio dei nostri ragazzi"

Domenica, 10 Febbraio 2019 23:05

Autore: Erica Fasano

Da Liberi e Uguali Fiumicino l'appello a tutti gli organi competenti perché si trovino soluzioni alternative nel territorio comunale

"In questi giorni ci siamo trovati ad accogliere la denuncia di molti genitori sulla carenza di posti per i bambini delle scuole elementari e i ragazzi dei licei. I genitori lamentano inoltre una sorta di discriminazione messa in atto dagli istituti superiori di Ostia nei confronti degli studenti di Fiumicino. Tutto questo impone di intervenire con una verifica puntuale presso Città Metropolitana affinché venga garantito il diritto allo studio a tutti i livelli" lo dichiara Barbara Bonanni, Consigliera comunale di Liberi e Uguali.
 
Sono giorni che ci confrontiamo con l’Assessore Calicchio e con l’Amministrazione con i quali stiamo sollecitando l’Area Metropolitana di Roma affinché si risolvano le criticità emerse - lo dice chiaramente la consigliera Bonanni - ci auspichiamo che tutte le istituzioni coinvolte così come gli Istituti superiori facciano la propria parte nell’esclusivo e primario interesse degli studenti”.
 
Giuseppe Liccardi del Coordinamento di LeU Fiumicino aggiunge: "Chiediamo che il diritto allo studio sia accompagnato dal sacrosanto diritto alla scelta dell'indirizzo scolastico. È questa la preoccupazione che si respira in questi giorni per le vie del Comune di  Fiumicino. La costante crescita demografica, l'inversione di tendenza nella scelta degli istituti da frequentare con un incremento di richieste verso i licei, rischiano in mancanza di programmazione, di costringere i nostri ragazzi a dover frequentare istituti non in linea con le proprie aspettative o a dover effettuare vere e proprie traversate ogni giorno verso Roma".

"È auspicabile - aggiunge Liccardi - che il problema venga risolto già nell'immediato e per questo rivolgiamo un accorato appello a tutti gli organi competenti, a tutti i livelli, perché si trovino soluzioni alternative nell'ambito del territorio. Dobbiamo ricordare che i nostri giovani saranno i lavoratori, la classe dirigente di domani, non possiamo accettare che gli venga preclusa la possibilità di credere di poter fare il 'lavoro che mi piace', infrangendo i loro sogni già dai banchi di scuola” ha concluso Liccardi.
 
 
 
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