Idv:"Abroghiamo il finanziamento ai partiti e la diaria ai parlamentari"
Il gruppo Idv di Fiumicino è stato oggi al mercato del sabato, in via della Foce Micina, con propri banchetti per eliminare tutti i diritti che la casta negli ultimi anni si è accaparrata sulle spalle dei cittadini.
"Per anni si sono garantiti risorse economiche provenienti dalle nostre tasche, ignorando la nostra volontà - ha dichiarato Gruppo consiliare Italia dei valori - dopo il referendum del 1993 (quando oltre il 90% degli italiani reclamò l’abrogazione del finanziamento pubblico) i partiti si limitarono, sfacciatamente, a modificare il nome con cui indicare questa cascata di denaro. Così si passò dal finanziamento pubblico ai rimborsi elettorali. Noi vogliamo cancellare totalmente, senza se e senza ma, ogni forma di trasferimento di soldi pubblici ai partiti. Come voglia azzerare la cosiddetta diaria, che di fatto rappresenta un’integrazione al compenso riconosciuto ai parlamentari: circa 3.500 euro al mese. E con questa cancellare anche le norme che rendono l’indennità mensile esente da ogni tributo e ne impediscono il sequestro o il pignoramento. I parlamentari italiani si sono dotati di privilegi che ne fanno tra i più pagati al mondo. Occorre un taglio netto ai loro compensi, a maggior ragione in presenza delle difficoltà economiche che stanno strangolando gli italiani. È paradossale che politici tra i meno produttivi d’Europa restino super-pagati".
"Oltre a queste abbiamo raccolto firme per abrogare due norme, una del Governo Berlusconi e l'altra di quello Monti, che hanno notevolmente depotenziato i diritti dei lavoratori e il ruolo dei sindacati. Si tratta dell'articolo 8 della Finanziaria nazionale 2011 che toglie potere alla contrattazione collettiva e lo affida a quella aziendale, e della riforma dell'articolo 18 dello Statuto che rende pressoché impossibile il reintegro del lavoratore illegittimamente licenziato" ha concluso il Gruppo consiliare Italia dei valori.