Pesca, approvata in Regione la proposta di aggiornamento dei limiti

Mercoledì, 20 Gennaio 2021 18:07

Autore: Fiumicino-Online

Gennaro Del Prete: "La pesca è un settore fondamentale per il nostro territorio"

di Rosanna Somma
 
In Italia, la pesca rappresenta una risorsa fondamentale il cui PIL si attesta intorno a valori che sfiorano il 29%. Negli ultimi anni, però, il settore lamenta una particolare criticità, aggravatasi nell'ultimo anno a seguito della pandemia.
 
Secondo i lavoratori ittici, i limiti di pesca imposti dall'Europa, per coniugare la crescita economica con la sostenibilità e la compatibilità ambientale, andrebbero rivisti alla luce di nuovi studi di settore.
 
Ascoltando le richieste del comparto pesca, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Giancarlo Righini, ha portato in aula, all'ordine del giorno, un documento, approvato, attraverso il quale il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, si impegna a presentare al Governo la proposta di un nuovo studio in merito.
 
OTTENERE UNA FOTOGRAFIA AGGIORNATA SUL MARE "A nome di Fratelli d'Italia, desidero esprimere tutta la mia soddisfazione per essere riusciti a porre la dovuta attenzione del Consiglio e della Giunta Regionale su un tema che, ormai, si trascina da troppi anni: i limiti imposti alla pesca professionale", lo dichiara Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di FdI.
 
"L'assenza di studi aggiornati - prosegue Righini -  che consentano di poter rivedere i limiti imposti, in maniera vessatoria, nei confronti della pesca italiana ed in particolare sulle coste del Lazio e della Toscana che afferiscono sulla nostra area di pesca".
 
"Crediamo - aggiunge il Consigliere regionale - che sia ora di aggiornare questi studi che risalgono a circa 8 anni fa. Ci auguriamo che la regione Lazio si attivi in merito e che il ministero delle Politiche agricole possa commissionare un nuovo studio. In tal modo sarà possibile ottenere una fotografia aggiornata sulle condizioni reali in cui versa il mare e la sua popolazione, potendo stabilire - conclude Giancarlo Righini - nuovi limiti dei quali potranno beneficiare il mondo della pesca che è fondamentale per tutta l'economia nazionale".
 
CONTINUEREMO LE BATTAGLIE A FIANCO DEI CITTADINI "Come capogruppo di Fratelli d'Italia ho raccolto immediatamente le sollecitazioni e le richieste del comparto pesca del nostro territorio ", dichiara il consigliere comunale, Stefano Costa.
 
"In collaborazione con il presidente della Pesca Roma, Gennaro Del Prete - prosegue Costa - ringrazio il consigliere regionale Giancarlo Righini che, attraverso tale documento, ha dimostrato la sua vicinanza alla problematica. La pesca, è un settore fondamentale per l'economia ma è in sofferenza, pertanto continueremo le battaglie a fianco dei pescatori e di tutto il comparto. In questo particolare e delicato momento storico, rivedere le regole inerenti al settore è di vitale importanza", conclude Stefano Costa.
 
IN QUESTE CONDIZIONI IMPOSSIBILE FARE AZIENDA "Abbattere il 40% delle nostre giornate lavorative effettive, questo è quanto richiesto dal regolamento CE all'articolo 22 del 2013, inerente al nostro settore", lo dichiara Gennaro Del Prete, presidente della Pesca romana.
 
"Lo scorso anno - aggiunge - tra le giornate di fermo biologico e quelle di fermo facoltativo, abbiamo ceduto ben 61 giornate, oltre ai sabati ed alle domeniche che non lavoriamo, per un totale di circa 160 giornate di stop. Sul totale annuo rimarrebbero, quindi 200 giornate di lavoro, le stesse che noi abbiamo chiesto al Governo".
 
"Secondo il regolamento, però - spiega Del Prete - se dovessimo tenere conto del limite al 40%, dovremmo lavorare meno di 100 giorni l'anno. In queste condizioni non sussistono i parametri congrui per fare azienda".
 
"La pesca è un settore fondamentale per il nostro territorio, incide fortemente sul PIL nazionale e conta circa 54.000 lavoratori. In questi anni - incalza il Presidente - abbiamo dovuto dimezzare la nostra flotta, con tutti i danni collaterali ed economici che ne conseguono, ma non basta, ci chiedono ancora dei tagli perché il nostro mare è in sofferenza".
 
"Dopo tanti anni - conclude Gennaro Del Prete - è arrivato il momento di effettuare nuovi studi scientifici, solo così potremo essere informati sulle reali condizioni delle nostre coste".
 
 
 
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