Passo della Sentinella, Satta: "Le soluzioni ci sono, mettiamole in campo"

Martedì, 07 Luglio 2015 17:10

Autore: Erica Fasano

Il leader della lista civica Noi Insieme propone un'intesa con i residenti del borgo per trovare la soluzione definitiva

"La paura della consigliera Velli di una possibile cementificazione su terreni regionali ex ONC è condivisibile - lo afferma il leader della lista civica Noi Insieme, Luigi Satta - un allarme, che se documentato dai piani regionali previsti in questo territorio, imporrebbe all'amministrazione comunale l'obbligo di far conoscere ai cittadini il vero futuro di quella parte dell'Isola Sacra".
 
"La delibera votata ha sicuramente diversi punti che possono essere oggetto di interpretazione - sostiene Satta - una interpretazione che oggi nessuno sa dare vista la mancanza di chiarezza. Quello si sa, è un comparto regionale appetibile che si presta anche a un eventuale nuovo insediamento urbanistico con la delocalizzazione di Passo della Sentinella. Sono anni che una nuvola di troppo e i venti forti da sud fanno scattare l'allarme. Interventi a protezione del borgo ci sono stati ma forse mai in modo definitivo. Forse è ora che si arrivi a un'intesa con i residenti del borgo affinché si possa trovare la soluzione definitiva, tralasciando progetti sgarbati e ghettizzanti".
 
"Sono sicuro - ha detto il leader della lista civica Noi Insieme - che se al contrario l'amministrazione si orientasse su un progetto che trasformi Passo della Sentinella in un vero villaggio caratterizzandolo turisticamente, inserendo anche metrature con destinazione commerciali per lo svolgimento di attività di risonanza, socio-culturali ed economiche, non troverebbe alcun ostacolo tra i residenti. Un progetto ambizioso, ma di facile attuazione: sarebbe sufficiente progettare intelligentemente e spendere meglio. Per non parlare poi del progetto del nuovo argine: sarebbe ora di chiedere lumi a quei progettisti che hanno deciso di spostare proprio l'argine di centinaia di metri dal fiume. Per secoli persone senza lauree o dottorati hanno protetto le città nate vicino ai fiumi realizzando argini a ridosso del fiume stesso. Perché oggi bisogna rivoluzionare tutto? Magari se ci spiegassero i motivi e i criteri che hanno determinato la logistica progettuale ci convincerebbero. Io rimango convinto che la costa e le città vanno protette anche dal mare, ma in quella zona la protezione si sta realizzando con la costruzione del porto".
 
"Non vorrei pensare male - conclude Luigi Satta - ma spero che alcune malefatte progettuali non rientrino in qualche scellerato progetto. Ma lì il sindaco sono sicuro sarà vigile e non permetterà scempi sul territorio. Come me lo sperano tutti i cittadini".
 
 
 
 
 
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