Russo D'Auria: "La precedente amministrazione ha gravi responsabilità, ma la nuova ha ignorato il problema"
“Come la giri la giri in questo disastro delle fogne saltate e i canali esondati più che colpa della natura si vede bene la colpa dell'uomo. E in particolafre l'aver ingorato da sempre quella parolina magica che si chiama
prevenzione”. L'analisi è di Mario Russo D'Auria, leader di Gil e residente all'Isola Sacra, una delle zone più colpite dai disagi.
“Ci è stato spiegato – prosegue Russo D'Auria – dal sindaco Montino che le pompe erano tutte in funzione e tutte a pieno regime, che i canali hanno ricevuto l'acqua in eccesso. E allora come si è arrivati a tutto questo? - chiede Russo D'Auria - la spiegazione starebbe in un'ostruzione del canale che da villa Guglielmi arriva alla darsena. Io pur avendo esperienza di idraulica non mi permetto di contraddire ciò che mi è stato detto, ma il risultato del ragionamento è il medesimo. Se le pompe non hanno funzionato a dovere perché non erano a regime vale il principio della mancata manutenzione, se qualche pompa non è partita per colpa del furto di materiale elettrico anche. Ma pur volendo eliminare queste due ipotesi come fantasia popolare, l'ostruzione del canale fatta da rifiuti ingombranti per certi versi è una spiegazione ancora peggiore”.
"Sono anni che ci sgoliamo per far capire che non è possibile trasformare i canali in discariche - replica il leader Gil - con un quotidiano telematico abbiamo addiritturta testimoniato come ci fu gettata persino un'automobile dentro i canali. E poi materiale edile, vasche da bagno, boiler, eternit, e tanto altro ancora. Abbiamno chiesto a tutte le amministrazioni di attivarsi, ma abbiamo ricevuto solo silenzi. La precedente amministrazione ha gravi responsabilità su questo versante, ma la nuova ha ignorato il problema. In estate si poteva intervenire e poi attivare un'azione di controllo e repressione al fine da eiliminare il
pericolo che oggi ha provocato allagamenti. Ma siamo in Italia, e tutto magicamente diventa interessante solo dopo che accade l'emergenza. Un'emergenza che, se solo la politica non fosse sempre così distante dai cittadini e così supponente, si sarebbe potuta evitare. E' questa la cosa che fa più rabbia - tuona Russo D'Auria, che conclude - la voce delle associazioni, se non applaude a due mani, è sempre sottovalutata se addirittura ignorata. E invece è una voce forte del territorio, che il territorio lo conosce e che non ha colore politico. Talvolta basterebbe ascoltare. Speriamo che stavolta sia la volta buona per farlo capire".