GroundCare, una corsa contro il tempo

Lunedì, 24 Novembre 2014 14:25

Autore: Erica Fasano

Ciolella (Usb): "Siamo stanchi delle parole, è ora di passare ai fatti"

"L'USB prende atto positivamente dell'impegno del Sindaco di Roma, espresso nell'incontro di sabato, di farsi promotore insieme al Sindaco di Fiumicino dell'apertura di un tavolo interistituzionale che parta dalla vicenda di GroundCare, handlers di Fiumicino e Ciampino, per affrontare la questione del trasporto aereo in generale, ma ritiene urgente avviarlo prima che per gli 850 lavoratori di GroundCare sia troppo tardi" lo dichiara Susi Ciolella, esecutivo provinciale confederale USB.
 
"Da anni l'USB denuncia lo stato di abbandono del settore con continua perdita di posti di lavoro e diritti - ribadisce Ciolella - nella vicenda di GroundCare ci sono delle responsabilità gravissime, da parte della dirigenza della società che ha portato al fallimento l'azienda. Ma anche di chi, Enac in primis, avrebbe dovuto garantire regole e tutela occupazionale".
 
"In tutti questi anni si è permesso il proliferare di società di handlers in concorrenza fra di loro e alle compagnie low cost di entrare nel più grande aeroporto Italiano e dettare le regole aumentando la concorrenza dei prezzi, il dumping sociale e diminuendo i livelli di sicurezza. Adesso non c'è più tempo da perdere il 10 dicembre scade l'esercizio provvisorio di GroundCare mentre le condizioni dettate nella trattativa di vendita dalla società Gh saranno lacrime e sangue; su 850 lavoratori la metà resterebbe a casa e per gli altri si annunciano tagli salariali fino 25-30 per cento - spiega Ciolella - durante l'incontro di sabato l'USB ha chiesto una moratoria della vertenza e l'avvio di un confronto immediato con le istituzioni, Adr, le associazioni datoriali e il curatore fallimentare. Non possiamo permettere che si facciano altri licenziamenti. Una volta licenziati i lavoratori finiscono dentro il buco nero della disoccupazione e non vengono più ricollocati. L'abbiamo visto con Alitalia Lai, Argol e i lavoratori dei duty free, licenziati e mai più richiamati nonostante la  professionalità e competenza".
 
"Prima che partano i licenziamenti, bisogna salvare tutti i lavoratori di GroundCare  dentro il sedime aeroportuale, nel più grosso polo industriale del centro sud dove si parla di sviluppo investimenti e aumento del traffico passeggeri, ma si continua a fabbricare precarietà. E' inaccettabile continuare con le false promesse di chi promette il lavoro ma nello stesso tempo permette che ogni giorno dentro il trasporto aereo i lavoratori siano licenziati. Siamo stanchi delle parole, è ora di passare ai fatti" conclude Ciolella.
 
 
 
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