Feola: "Il 'caso' Fiumicino e il trasformismo della sinistra"

Sabato, 02 Dicembre 2023 12:02

Autore: Fiumicino-Online

"Trovo vergognose e strumentali le accuse che mi sono state ingiustamente rivolte"

"Nelle ultime settimane Fiumicino è diventata teatro di scontro e dibattito tra opposizione e maggioranza a causa di un episodio mediatico che è stato strumentalizzato e riportato ovunque in maniera scorretta. Io sono stato reso protagonista di una vicenda tanto discussa e sono stato massacrato ed accusato di essere sostanzialmente il male del mondo, per la mia affermazione che ho detto nel consiglio comunale dello scorso 20 novembre" E' questo il commento del consigliere comunale FdI, Roberto Feola, dopo le accuse ricevute, convinto delle proprie affermazioni, che sono state oggetto di polemica.
 
"Trovo vergognose e strumentali le accuse che mi sono state ingiustamente rivolte - ribadisce - e trovo molto grave e poco serio l’atteggiamento aggressivo dell’opposizione che ha manipolato una serie di mie dichiarazioni presentandomi come un mostro per i loro cinque minuti di gloria"

"Ribadisco - prosegue - e riprendo le parole di una mia precedente dichiarazione sul patriarcato, sottolineando come non sia una malattia, ma semplicemente un’estremizzazione politica. Ho sempre condannato ogni forma di violenza di qualunque genere, che non ha nulla a che vedere con il patriarcato, contrariamente a ciò che si vuole raccontare e non ritengo che questa sia una tesi impresentabile".

"Alle mie figlie che si sono permessi di citare - sottolinea Feola - continuerò ad insegnare i valori che ho sempre difeso e che non sono e non saranno mai, competenza e affare di qualsiasi aula consiliare".

"Questa narrazione della realtà chiaramente distorta, è arrivata anche a Montecitorio - rimarca il consigliere comunale - per mano dell’On Angelo Bonelli che ha utilizzato il caso per presentare un’interrogazione parlamentare contro il patriarcato, citando le mie dichiarazioni, e poche ore dopo la portavoce del suo stesso partito, Eleonora Evi, si è dimessa definendo lo stesso autore dell’interrogazione, un patriarca e affermando di essere stanca di fungere da marionetta".

"Questi sono gli esempi da cui dovremmo imparare? Bisognerebbe solo avere un minimo di buon senso e onestà intellettuale ed essere quantomeno praticanti di ciò che si predica. Non accetto lezione da questi falsi paladini di valori, che non rappresentano" conclude Roberto Feola
 
 
 
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