Crisi economica, Giro: "Necessario istituire ‘Cantieri di lavoro’"

Domenica, 19 Aprile 2020 19:31

Autore: Fiumicino-Online

La proposta dell'esponente Demo.S per creare nuovi posti di lavoro per far fronte alla crescita disoccupati
"Estendere a livello nazionale le positive esperienze già avviate in alcune regioni con i ‘Cantieri di lavoro’, grazie ad un investimento immediato di 2 miliardi, per creare migliaia di posti di lavoro della durata di un anno, è una soluzione concreta per far fronte ai milioni di disoccupati che provocherà l’emergenza Covid-19 in Italia" lo ha dichiarato Mario Giro, esponente di Democrazia Solidale ed ex Viceministro agli esteri nei governi Renzi e Gentiloni. 
 
"Beneficiari di questa misura - spiega - saranno tutti i percettori di reddito di cittadinanza e i disoccupati in generale".
 
"I Cantieri - prosegue - aiutano a potenziare e migliorare i servizi pubblici erogati a livello locale e saranno destinati ai settori dell’ambiente, della manutenzione e della tutela dei beni culturali. Prevedono una retribuzione di 800 euro mensili, alternativa al reddito di cittadinanza, da sommare agli assegni familiari. I beneficiari sarebbero poi eventualmente assorbiti con l’avvio operativo di opere pubbliche dalle imprese titolari di appalti".
 
Per i lavoratori autonomi Democrazia Solidale propone "Il Governo deve prolungare al 30 settembre il contributo di 800 euro al mese. Per questa misura si stima una spesa di circa 12 miliardi, che si può ottenere anche in parte con sgravi fiscali sul reddito dell’anno in corso".
 
"Sono due strumenti - ha detto Mario Giro - per affrontare la grave crisi economica che emerge dalle stime del dopo Covid-19. Si prevede un crollo del Pil attorno al 10%, che provocherà nell'immediato almeno 400mila disoccupati in più, sopratutto contratti a termine e stagionali, specialmente nel settore alberghiero, ristorazione, commercio, logistica, pmi del manifatturiero, senza contare la contrazione del sommerso". 
 
"Il tasso di disoccupazione risalirebbe al 12%, dopo che nel febbraio 2020 si era registrato un 9%, il migliore dal 2008 quando iniziò la crisi finanziaria. Numeri che si sommano a oltre 3 milioni di poveri, persone senza alcun reddito, e 1 milione circa di cassintegrati. Complessivamente - conclude l'esponente Demo.S - si stima nel 2021 una fascia di popolazione in sofferenza pari al 15%, oltre 10 milioni di persone".
 
 
 
 
 
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Pubblicato in Politica