Coronavirus, le nuove misure del decreto Conte

Domenica, 22 Marzo 2020 11:41

Autore: Fiumicino-Online

La lista, provvisoria, delle attività che resteranno aperte conta circa una settantina di voci
Dopo il provvedimento con le nuove misure restrittive annunciate dal premier Giuseppe Conte, che vedrà luce tra qualche ora, la lista, provvisoria, delle attività che resteranno aperte conta circa una settantina di voci.
 
La lista, provvisoria, delle attività che resteranno aperte conta un numero definito di voci ritenute essenziali, legate al settore alimentare, farmaceutico e biomedicale e a quello dei trasporti. Continueranno ad operare, inoltre, anche le edicole e i tabaccai, oltre ai servizi d'informazione.
 
Per quanto riguarda le industrie resteranno attive quelle delle bevande, le alimentari, la filiera agro-alimentare e zootecnica, l'industria tessile solo legata strettamente agli indumenti di lavoro (escluso, quindi l'abbigliamento). Le produzioni gomma, materie plastiche e prodotti chimici non saranno interrotte, così come la fabbricazione della carta e raffinerie petrolifere.
 
Saranno attive anche le attività legate all'idraulica, all'installazione di impianti elettrici, di riscaldamento o di condizionatori e la fabbricazione di forniture mediche e dentistiche. E, come attività legate ai servizi essenziali, restano attive anche le riparazioni della strumentistica utilizzata nella filiera alimentare, farmaceutica o dei trasporti. Questi ultimi, infatti, saranno assicurati anche da lunedì.
 
Inoltre il Dpcm non includerà il trasporto ferroviario di passeggeri, il trasporto ferroviario di merci, il trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane, i taxi e gli Ncc, gli autotrasportatori, il trasporto marittimo e quello aereo. 
 
Resteranno attive anche la gestione fognaria e quella della raccolta dei rifiuti, oltre alle attività bancarie, postali, assicurative e finanziarie. 
 
Nel nuovo provvedimento non sono compresi neppure i servizi veterinari, i call center e i servizi di vigilanza privata oltre alle attività di pulizia e lavaggio delle aree pubbliche. Per quanto riguarda la pubblica amministrazione restano attive l'assicurazione sociale obbligatoria, i servizi legati alla difesa e l'assistenza sanitaria. Resteranno inoltre esclusi i servizi di assistenza sociale residenziale e non residenziale.
 
 
 

 
 
 
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