Condotte cherosene, Velli: "L'ENI deve pagare il passaggio nel suolo comunale"

Giovedì, 29 Gennaio 2015 12:53

Autore: Erica Fasano

Le amministrazioni comunali M5S di Pomezia e Civitavecchia già attive per riscuotere i fondi spettanti per legge

Il 21 gennaio si è svolto il Consiglio Comunale straordinario per trattare la questione degli sversamenti di cherosene dall’oleodotto ENI nella zona Nord del Comune di Fiumicino, che si sono verificati lo scorso 6 e 7 novembre e che hanno versato in pieno territorio di Riserva del Litorale oltre 30.000 litri di carburante per aerei.
 
"Sono morti tantissimi animali, l’acqua e il suolo sono stati gravemente inquinati, le coltivazioni sono state messe a rischio, il danno ambientale che ne è derivato è incalcolabile e ci vorranno almeno una ventina di anni per ripristinare almeno parzialmente l’ecosistema - lo dichiara il Movimento 5 Stelle di Fiumicino - secondo quanto spiegato dagli ingegneri ENI purtroppo il fenomeno dei furti agli oleodotti è un fenomeno che da qualche anno a questa parte si verifica sempre con maggiore frequenza".

"La Procura di Civitavecchia - spiegano - ha aperto una indagine che ha portato al sequestro dell’oleodotto ENI Civitavecchia-Fiumicino, in quanto considerato poco sicuro. Attualmente per rifornire l'aeroporto di carburante aereo l'ENI sta utilizzando
la tratta sottomarina che va dalle due piattaforme che si trovano davanti al Lungomare della Salute a Isola Sacra, in caso di emergenza è stato previsto anche l'utilizzo di autobotti in arrivo dal deposito di Pomezia".
 
"Nel corso del Consiglio è stato confermato che il prossimo 10 febbraio si terrà la Conferenza dei Servizi con tutte le parti interessate e si potrà capire quali saranno i prossimi sviluppi. Nel frattempo, dando un contenuto concreto alla riunione al di là delle solite promesse hoa chiesto formalmente all’amministrazione comunale di applicare i cosiddetti Canoni patrimoniali non Ricognitori, un corrispettivo a titolo di indennizzo che il Comune ha il diritto di chiedere a tutte le aziende private che come ENI e Raffinerie di Roma utilizzano il suolo e sottosuolo comunale per scopi commerciali - ha dichiarato la consigliera M5S Fabiola Velli - trattandosi di una tassa che non grava sul cittadino ma sulle aziende private che 'occupano' il territorio comunale, è evidente che una simile entrata, soprattutto nel nostro Comune che ospita numerosi impianti privati, potrebbe costituire una fonte di entrate importante per le casse comunali, oltre che il giusto compenso per l’uso del suolo comunale per scopi privati".
 
"Per esigere tale canone - spiega Velli - è prima necessario che l’amministrazione comunale verifichi gli atti di concessione rilasciati nel tempo dagli uffici comunali e la esatta mappatura, al fine di conoscere la situazione precisa dell’occupazione del sottosuolo pubblico e chiedere quindi i giusti compensi. E’ inoltre necessario dotarsi di un Piano Urbano Generale dei Servizi del Sottosuolo (PUGSS), come previsto dalla normativa vigente. Le amministrazioni comunali a 5Stelle di Pomezia e Civitavecchia si sono già attivate in modo da poter riscuotere quanto prima dalle aziende private i fondi spettanti per legge. Vogliamo sperare che la nostra richiesta di adeguare anche il Comune di Fiumicino venga accolta dalla maggioranza e si possa lavorare finalmente nell’interesse della cittadinanza".
 
 
 
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