Campi di accoglienza, Velli: "Ipocrisia e guadagni illeciti"

Lunedì, 20 Aprile 2015 17:18

Autore: Erica Fasano

Il MoVimento 5 Stelle denuncia il business milionario sulla gestione dei campi Rom

"Il Movimento 5 stelle non è una forza razzista - lo dichiara Fabiola Velli, Consigliere Comunale MoVimento 5 Stelle Fiumicino - ma l'immigrazione è un fenomeno incontrollato che mette a dura prova i cittadini italiani, specialmente coloro che questi centri di accoglienza ce li hanno vicino a casa".
 
"Il problema esiste perché si vuole così - ribadisce Velli - i centri di accoglienza sono tutti delle stesse cooperative perché ci si deve lucrare sopra. Si è scelto di non scegliere e di lasciare che la malavita organizzata trovasse un altro e terribile modo di fare soldi sulle vite di esseri umani, finchè il problema è diventato talmente grande da toccare anche noi nella nostra quotidianità, e allora l'immigrazione è diventato un tema di attualità urgente.
 
"Sull'immigrazione il dibattito è necessario - sostiene la consigliera comunale M5S - ma non c'è bisogno di nuove leggi, basta rispettare i trattati, ci sono persone che possono stare sul suolo italiano e altre che devono andarsene. Sarebbe assurdo non accogliere sul nostro territorio gente onesta che cerca un futuro migliore, in tempi non lontani anche gli Italiani sono emigrati verso la Germania e gli Stati Uniti e chiudere le porte in faccia a gente che fugge da guerre e persecuzioni non è degno di una società che voglia dirsi civile".
 
"Per quanto riguarda i campi nomadi, l’inchiesta su Mafia Capitale ha portato a galla anche l’illecito business milionario sulla gestione dei campi Rom. Basta fare un passo indietro di qualche anno - spiega Velli - per scoprire che a finanziare con decine di milioni di euro i campi Rom, compresi quelli della Capitale, e a impedirne la chiusura come invece sollecita l'Unione europea, fu proprio la Lega Nord, per mano dell'allora Ministro degli Interno Roberto Maroni e dai suoi decreti emergenziali firmati nel 2009, con i quali il Ministro finanziò anche il famigerato 'piano nomadi' varato dalla Giunta Alemanno. Le linee guida della Commissione europea prevedono il superamento dei campi. Obiettivo ribadito pochi giorni fa nella lettera inviata dalla Commissione Ue al Governo italiano. Una strada chiara e non negoziabile, da perseguire a Roma, Napoli, Bologna e nelle altre città che hanno visto la nascita di piccoli e mega-campi monoetnici. Per questo a partire da Roma, dove per appena 1200 famiglie rom la gestione dei campi ha comportato un esborso di risorse pubbliche pari di ben 25 milioni di euro solo nel 2013, è necessario un piano di conversione delle risorse pubbliche attualmente impiegate nella gestione dei campi e dei servizi annessi, in percorsi concreti di carattere abitativo e lavorativo sul modello proposto dalle linee di finanziamento europeo".
 
"Da una parte abbiamo chi soffia sul fuoco di emergenze sociali, come quella dei nomadi e dell'immigrazione clandestina, che non è mai stata in grado di risolvere e che, soprattutto, ha contribuito ad alimentare. Dall'altra - sottolinea - abbiamo chi fa finta di lottare per l'inclusione dei nomadi e degli immigrati, ma in realtà specula e mangia su questa situazione esattamente come tutti gli altri, come testimoniano foto imbarazzanti di allegre tavolate bipartisan a cui siede anche il boss del clan dei nomadi Casamonica insieme all’allora sindaco di Roma Alemanno ed all’attuale ministro Poletti! Perciò è evidente che i centri di accoglienza non sono assolutamente un mezzo per l’integrazione degli immigrati nella società, ma piuttosto ipocrisia buonista dietro cui si nascondono ghetti, che hanno il solo scopo di lucrare sulle disgrazie dei più deboli e di favorire guadagni illeciti, così come le intercettazioni telefoniche di Mafia Capitale ci hanno chiarito una volta per tutte".
 
"Se l’Amministrazione Comunale vuole davvero interrompere quella spirale di illegalità e sofferenza contro la cui esistenza si è espressa chiaramente anche l’Unione Europea, e che ha il solo scopo di arricchire i disonesti, ci aspettiamo che metta in campo delle politiche sociali diverse dai centri di accoglienza, partendo dall’integrazione degli 11.000 immigrati che già vivono sul nostro territorio" ha concluso Fabiola Velli.
 
 
 
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