Area Metropolitana, De Vecchis: "Un obbrobrio politico e culturale"

Lunedì, 13 Ottobre 2014 17:34

Autore: Erica Fasano

Il consigliere comunale invita i consiglieri eletti a impegnarsi affinché questa situazione sia transitoria

"L’Area metropolitana? Un obbrobrio politico - lo afferma il consigliere comunale William De Vecchis - si dovevano abolire le province per semplificare, velocizzare e snellire le procedure, e così non è stato: si è semplicemente cambiato il nome a un ente. Si dovevano risparmiare fondi in nome della spending rewiev e così non sarà. Un obbrobrio culturale, perché si è limitata la volontà popolare essendo i 24 consiglieri dell’area metropolitana eletti non dal consenso dei cittadini, ma dalla volontà dei partiti, a mio avviso una forzatura delle normali norme democratiche".
 
"Spero - continua De Vecchis - che questa prima fase sperimentale porti a un serio ragionamento di come l’area metropolitana non solo sia un ente inutile ma non risolva i problemi degli enti locali, ma bensì li complichi. Per dovere di cronaca, ho partecipato alle votazioni dando la mia preferenza alla parte politica che siederà in opposizione, proprio per bilanciare il peso della contrapposizione, che in democrazia è sinonimo di controllo e non di irresponsabilità come spesso qualcuno vorrebbe far credere. Se l’area metropolitana diverrà a tutti gli effetti un nuovo ente, e non si tornerà indietro da questa scelta, invito i consiglieri eletti a impegnarsi affinché questa situazione sia transitoria e si torni a nuove elezioni dove siano i cittadini a esprimere le loro preferenze".
 
"Questo mio ragionamento riguarda anche la delibera approvata dal centrosinistra di Fiumicino che delega i bandi del nostro comune alla stazione unica appaltante. Con questo atto, che non condivido, si è sostanzialmente delegato a un altro ente alcune competenze che spettavano alla nostra amministrazione. Credo si corra il rischio di depauperare i poteri del nostro comune con scelte che centralizzano le competenze all’area metropolitana o altri enti a essa correlati. Ovviamente ci troviamo di fronte a una scelta politica legittima, ma che non condivido e alla quale voglio contrapporre un serio ragionamento sull’importanza di essere autonomi sotto tutti gli aspetti. Auspicavo che la nostra amministrazione seguisse l’esempio dell’ANCI, l’associazione nazionale dei comuni italiana, che è ricorsa al TAR per contrastare la scelta di centralizzare alcune competenze ma così non è stato. Spero - conclude il consigliere comunale dell'opposizione - che in caso di vittoria del ricorso ci sia la volontà di tornare indietro rispetto alla scelta fatta".
 
 
 
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