Amministrative 2018. A sette giorni dal voto il faccia a faccia tra 3 candidati sindaco in corsa

Lunedì, 04 Giugno 2018 18:59

Autore: Erica Fasano

Nella settimana più calda, prima del voto, il dibattito tra Mario Baccini, Fabiola Velli e Gaia Desiati

di Dario Nottola
 
Voto comunale: è rush finale. La settimana più "calda", a sette giorni dal voto, si è aperta infatti questa mattina con un faccia a faccia tra tre dei cinque candidati sindaco in corsa nel comune di Fiumicino.
 
In un dibattito organizzato e moderato dalle testate giornalistiche Il Faroonline ed Affaritaliani.it, si sono confrontati l'ex ministro della Funzione pubblica, Mario Baccini (Forza Italia e 7 liste civiche a sostegno), Fabiola Velli (M5s) e Gaia Desiati (Casapound). Non hanno aderito il sindaco uscente Esterino Montino (Pd e 7 liste di centro sinistra), ieri in Piazza Grassi con i suoi candidati e sostenitori, ed il neo senatore William De Vecchis (Lega e tre liste), che questa sera riceverà in piazza, nella Darsena, nuovamente il sostegno del vice premier e leader Matteo Salvini, che si erano confrontati, da soli, nei giorni scorsi. Al centro dell'incontro, tra l'altro, temi come la sicurezza, il rischio idrogeologico di Isola Sacra, il lavoro, l'agricoltura, la sanità.
 
"Votare me - ha detto nell'appello al voto Desiati - significa sostenere un programma che prevede la chiusura del centro di accoglienza migranti in via Bombonati, la realizzazione di un nuovo quartiere popolare per l'emergenza abitativa ed arrestare il degrado riqualificando le aree verdi".

Velli ha sottolineato come "In 25 anni di questo giovane comune i risultati, negativi, di destra e sinistra siano sotto gli occhi di tutti: voglio far diventare Fiumicino un luogo di grande qualità della vita e dove l'aeroporto sia una vera opportunità di lavoro per il territorio".

"Fiumicino - ha detto a sua volta Baccini - deve divenire un modello di qualità della vita nel Lazio ed in Italia: porto la mia esperienza e competenza per creare, con un'amministrazione autorevole e non autoritaria, sviluppo, opportunità di lavoro e maggiore sicurezza". 
 
 
 
 
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