
“Ancora una volta denunciamo i ritardi burocratici e scelte discutibili da parte dei manager”
Abbiamo ricevuto e pubblichiamo
La decisione di ridurre del 40% l’operatività dell’aeroporto di Fiumicino da parte di ENAC su sollecitazione di ADR, considerata l’impossibilità di utilizzare le infrastrutture dello scalo ad un mese dall’incendio, avrà un grosso impatto negativo per tutte le imprese aeroportuali e dell’indotto derivante dai mancati passeggeri in transito.
Fatta salva la salute dei lavoratori e dei passeggeri, come sindacato, auspichiamo che quanto prima si faccia chiarezza sull’agibilità del molo “D”, sequestrato in via cautelativa seppur non compromesso direttamente dall’incendio. Per questo ci appelliamo agli enti preposti (ASL ed ARPA) nel forni re in tempi rapidi le analisi sulla salubrità dell’area, ulteriori ritardi potrebbero causare enormi danni per l’economia regionale e nazionale.
Crediamo superfluo sottolineare che la cancellazione del 40% dei voli nel più importante aeroporto Italiano all’inizio della stagione estiva può causare pesanti ripercussioni sui livelli occupazionali con tensioni sociali da non sottovalutare, per di più in un periodo decisivo per il turismo potrebbe causare il collasso delle strutture ricettive e turistiche nazionali con effetti negativi che si protrarranno negli anni a venire.
Bene ha fatto il prefetto a rinviare la chiusura, speriamo che il tempo aiuti a trovare soluzione alternative come l’utilizzo di nuovi varchi provvisori nell’area commerciale, tenuto conto che con la crisi economica ed una tarda ripresa dell’economia, non possiamo permetterci il lusso di perdere una grossa quota di incoming turistico.
Ad un mese dall’incendio, avvenuto il 7 maggio scorso, riteniamo tardiva ed inutile la decisone di ridurre l’operatività dello scalo al fine di sopperire alla congestione e alle lunghe file, sarebbe più utile allestire aree ristoro e di relax, senza lasciare tutto al caso come visto in tantissime altre occasioni di emergenza.
Ancora una volta denunciamo i ritardi burocratici e scelte discutibili da parte dei manager, ma ora lasciamo da parte le polemiche e operiamo tutti per salvare l’aeroporto Leonardo Da Vinci.
Per quanto riguarda Enav verranno cancellati circa 400 voli giornalieri, ritrovandosi con una revisione di stima di introiti da un più 20% rispetto al mese precedente ad un danno di 10 milioni di Euro.
Se verranno prorogate queste misure, per tutta la stagione estiva, ci saranno gravi ripercussioni sul bilancio aziendale.
Auspichiamo una celere ed ottimale risoluzione dell’emergenza.
Coordinamento Nazionale Uiltrasporti Enav