1 maggio, festa dei lavoratori

Mercoledì, 29 Aprile 2020 20:17

Autore: Fiumicino-Online

Piacentino: "L'attuale crisi Covid creerà milioni di disoccupati scaricando sui lavoratori il prezzo più alto"

"La storia dell'uomo è caratterizzata dalla lotta tra classi Plebei contro Patrizi. Lo scontro si inasprì con la rivoluzione industriale, masse di contadini gettati nell'industria senza regole e diritti" si legge nella nota di Luciano Piacentino, responsabile territoriale del Partito Comunista sezione Fiumicino.
 
"Il primo maggio la festa dei lavoratori vogliamo ricordarla con il sacrificio di migliaia di lavoratori che negli ultimi due secoli inasprirono la lotta di classe per il miglioramento delle condizioni di lavoro e il desiderio di prendere il potere per una società senza classi e sfruttamento" ha voluto ricordare Piacentino.

"A quei tempi non era strano lavorare fino a 16 ore al giorno, nessun diritto e le morti sul lavoro erano una prassi quotidiana. Ma oggi è davvero cambiato qualcosa? - è la domanda posta da Piacentino - le 8 ore furono conquistate nel 1 maggio 1886 negli Stati Uniti, dopo lotte sanguinose, repressioni e condanne a morte, mentre in Italia lo statuto dei lavoratori fù conquistato nel 1970 dopo l'autunno caldo 1968/69".
 
"Senza le lotte operaie e studentesche non ci sarebbe stata nessuna concessione in barba alla nostra Costituzione - ribadisce il responsabile territoriale del PC - ma oggi le conquiste dei lavoratori sono sotto attacco grazie alla 'flessibilita', al job act, i morti sul lavoro sono la normalità e la sicurezza sul lavoro è una chimera".
 
"L'attuale crisi Covid creerà milioni di disoccupati e la gestione liberista UE scaricherà sui lavoratori e sui loro diritti, il prezzo più alto, con una ristrutturazione del mondo del lavoro fatto da lacrime e sangue. Tutto questo scenario pone oggi più che mai l'esigenza di un cambio di sistema per rovesciare il monopolio capitalista che crea disuguaglianze e oppressione. Per una società socialista dove il diritto al lavoro, sanità, scuola ed alla casa non siano privilegi di pochi ma un diritto di tutti!" ha concluso Luciano Piacentino.
 
 
 
 
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