Mi sembra che in questi giorni, a giudicare dalle lettere inviate, che il problema sia quello della possibile introduzione del doppio senso in via della Scafa in direzione del Ponte 2 giugno. Credo anche io che tale ipotesi sia poco pratica a causa della ristrettezza della carreggiata. Ma mi sembra altrettanto ovvio che, con l'attuale senso di marcia, tale tratto di strada sia completamente inutilizzato e che il traffico sia canalizzato tutto su Via Coni Zugna.
La cosa che mi lascia perplesso è il fatto che sia poco, o per nulla, considerato quello che, secondo me, è il vero problema della viabilità e cioè l'inadeguatezza attuale del Ponte 2 Giugno che rappresenta il vero collo di bottiglia del traffico trans-Tevere.
La mattina vi sono delle file notevoli un po' per la ristrettezza della carreggiata e un po' per le chiusure del ponte a causa del passaggio perlopiù di barche a vela che, secondo il mio punto di vista, rappresenta un modo incivile di gestione del traffico. Infatti il passaggio di tali imbarcazioni, che transitano per diletto, costringe chi deve passare il ponte per andare a lavorare a diversi minuti di sosta oltre che aggravare la lunghezza delle file di auto.
Si era parlato di un sottopasso che, a mio modestissimo avviso, non sarebbe una soluzione adeguata anche pensando agli allagamenti che frequantemente accadono. Ma la risoluzione di questo problema sembra essere paragonabile a quella del Ponte della Scafa dove ogni, mattina, in direzione di Fiumicino si creano delle file pazzesche che costringono a soste di svariati minuti. Il tutto doveva essere risolto con la costruzione di un nuovo ponte, dai costi altissimi compreso il rifacimento della viabilità. Questione che pare bloccata.
Sembra un tragico destino, in questo paese, che le soluzioni più pratiche ed utili, e forse meno costose per la comunità, non vengano mai prese in considerazione, per poi lasciare tutto come prima.
Lettera inviata da: Claudio Soldi
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